A Milano sono stati abbattuti 22 alberi, tra cui una magnolia che per anni aveva fatto ombra ai bambini dell’asilo di via Rubattino.
A denunciare l’accaduto sono stati gli attivisti del  il gruppo Forestami e poi Dimenticami?, che si batte contro il disboscamento in città.

22 alberi in meno a Milano

Lunedì scorso, a Milano sono stati abbattuti 22 alberi d’alto fusto nella parte adiacente la scuola di infanzia di Rubattino.
Tra di essi, una grande magnolia che regalava un po’ di ombra al giardino dell’asilo, solitamente assolato perché realizzato pochi anni fa piantando alberelli giovani.
Viene da chiedersi come sia possibile che nemmeno il progetto di una nuova scuola primaria possa essere fatto rispettando gli alberi adulti già esistenti.
Chi continua ad approvare alla leggera questi abbattimenti?
O forse la domanda giusta è: chi continua a non occuparsi di esaminare i progetti e le richieste di abbattimento?

In questi giorni, piazzale Baiamonti affronta un problema simile: i residenti chiedono di salvare i grandi tigli e lo storico glicine che il Comune è pronto ad abbattere per fare spazio alla seconda piramide dello studio di architettura Herzog.

L’importanza degli alberi

Solo 22 alberi in meno a Milano possono sembrare pochi, ma gli effetti per la fauna e per la nostra salute sono devastanti.
Le foreste, i giardini urbani e i filari alberati periurbani sono, infatti, veri e propri “ambienti naturali” in cui può svilupparsi un’alta biodiversità animale e vegetale.
Gli alberi, oltre a produrre ossigeno, producono cibo per gli esseri viventi e danno riparo a una grande quantità di insetti, mammiferi, uccelli, aumentando la varietà delle forme di vita.
Frutti, resine, semi, legname e fogliame, parti morte dell’albero, humus nel soprassuolo: la lista potrebbe continuare, ma il comune denominatore è che qualunque parte dell’albero è vita ed utilità.

Amici di Cool in Milan, anche voi sognate un cambio di marcia in merito al disboscamento della città?
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