Non proprio turisti, piuttosto dei “cittadini temporanei”.
A seguito di questo trend, il Comune di Milano e Airbnb hanno siglato un accordo di collaborazione con il quale la piattaforma si impegna a promuovere gli affitti a canone concordato.
Le prime iniziative riguarderanno i contratti di affitto transitori – quelli con durata compresa fra 1 e 18 mesi – e il contratto di affitto per studenti.
L’annuncio è stato dato oggi dagli assessori Gabriele Rabaiotti e Pierfrancesco Maran e dall’head of public policy di Airbnb Valentina Reino.
L’accordo
Il progetto, presentato da Airbnb e approvato dal Comune, prevede la creazione di una pagina dedicata dove gli host troveranno due template di contratti di locazione a canone concordato (1-18 mesi e studentesco 6-36 mesi).
Il Comune di Milano ha in mente da tempo il canone d’affitto concordato.
Abitare in città negli ultimi anni ha favorito la sottoscrizione di oltre 1.600 contratti. Obiettivi sono la promozione del risparmio per le famiglie, con la garanzia agli inquilini di canoni al di sotto dei valori di mercato di circa il 30% e ai proprietari di profitti adeguati.
Inoltre vi sono incentivi e agevolazioni fiscali e tributarie.
A chi è rivolto?
Secondo l’analisi delle prenotazioni su Airbnb, coloro che prenotano oltre i 28 giorni è single (circa il 70% delle prenotazioni).
I trasferimenti a Milano sono in prevalenza nei mesi di gennaio, settembre e ottobre.
I suoi quartieri preferiti sono Centrale, Sarpi, Magenta-Sant’Ambrogio, Porta Romana e Porta Venezia-Dateo.
Oltre una ricerca su due per un soggiorno transitorio viene effettuata con l’obiettivo di essere a Milano entro il mese successivo. La maggior parte delle ricerche riguarda soggiorni di almeno 1 o 2 mesi.
Oltre il 70% delle ricerche è effettuata da italiani, il restante da stranieri che, nonostante le difficoltà di spostamento legate alla pandemia, sono alla ricerca di una sistemazione duratura a Milano.