Entro la prossima estate, al posto dei tornelli classici della metro a Milano l’Atm installerà barriere dotate con un sistema di allarme al passaggio di due persone.
I dati sulla metro a Milano
Finiranno presto le gare del “salto al tornello” nei confronti di quei passeggeri che furbamente non pagano il biglietto per attraversare la città. Da una recente indagine effettuata dall’azienda di trasporti milanese, c’è stato un aumento del tasso di evasione sui titoli di viaggio dall’1 al 4% in 3 anni.
In particolare, il mancato acquisto del biglietto da €2 favorirebbe un risparmio pari a €120 in un mese (che verrebbe a costare €39 con l’acquisto di un semplice abbonamento mensile urbano). Al tempo stesso, la multa se pagata subito vale €39, mentre dopo cinque giorni è pari a 54, dopo sessanta giorni lievita a 70.
I trasgressori della metro di Milano
Generalmente, i trasgressori vengono identificati in italiani, sudamericani, africani, rom (sia maschi che femmine). Variabile anche l’età, ma il pallino del malcostume sembra gestito da compagnie di giovani e singoli under 35.
E il problema più grave è che solo i controllori dell’Atm possono fare multe; quindi, resta escluso il personale di cabina, che in realtà è quello che monitora maggiormente questa trasgressione.

Metro Milano
Le soluzioni prese da ATM
Al fine di iniziare a contrastare veramente questo fenomeno che si manifesta da anni ormai, Atm è pronta alla controffensiva. La prima mossa sarà quella di assumere nuovi controllori (entro agosto passeranno ad essere da 130 a 150) così da effettuare più controlli e multe.
In secondo luogo, Atm ha deciso di sostituire i tornelli classici che sono facilmente saltabili con delle vere e proprie barriere (per intendersi, come quelle presenti nell’M5 Lilla). Le future barriere saranno alte 180 centimetri ed avranno un sensore per rilevare il passaggio di una seconda persona, facendo così scattare una sirena d’allarme.

Metro Milano
I lavori sono previsti tra primavera ed estate 2023 in alcune delle zone più affollate di Milano, come Duomo, Cadorna, Rogoredo, Garibaldi e Centrale. Speriamo sia il primo di una lunga serie di interventi che andranno a coprire l’intera rete metropolitana della città di Milano.