Adele Gelfo, prima vaccinata in Lombardia: «Sono pro vaccino, ci aiuterà contro questo virus»
Si chiama Adele Gelfo ed è operatrice sociosanitaria impegnata nel reparto di terapia intensiva Covid del Niguarda la prima vaccinata della Regione Lombardia. Questa mattina, ha ricevuto la prima dose del vaccino anti-Covid sviluppato da Pfizer-BioNTech. L’abbiamo incontrata all’uscita del Niguarda, intenta a tornare a casa dopo la vaccinazione.
Aggiungendo anche: «Starò sotto controllo durante questa giornata, poi tra 21 giorni farò la seconda dose. Io sono pro vaccino, secondo me è un valido aiuto contro questo virus. Ma ognuno deciderà come vorrà».
Dopo Adele Gelfo, scelta in rappresentanza degli Operatori sociosanitari del Niguarda, oggi hanno ricevuto la vaccinazione, tra gli altri, Grazia Fresta, in rappresentanza degli Operatori dei servizi dell’Ospedale di Niguarda, Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei Medici di Milano e Pasqualino D’Aloia, presidente dell’Ordine degli infermieri di Milano.
E inoltre, il dottor Fiorenzo Corti, in rappresentanza dei Medici di medicina generale, Silvio Garattini, presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche ‘Mario Negri’ e il dottor Fabrizio Pregliasco, presidente dell’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze).
«Oggi è un giorno di speranza, un momento emozionante» ha dichiarato il direttore generale del Niguarda, Marco Bosio. «Abbiamo passato un anno di sofferenza ma migliaia di persone sono state accolte e accudite all’interno di queste mura. È un momento di orgoglio per tanti sanitari.
Un momento di luce e di speranza. Qualcosa di eccezionale. Inizia un percorso fondamentale per noi, per la cittadinanza e per gli operatori».
Presente al Vaccine Day milanese anche Massimo Gaudina, capo della Rappresentanza della Commissione Europea del Nord Italia: «Queste prime vaccinazioni sono poco più che simboliche ma reali. È un primo passo», ha evidenziato.
«È fondamentale essere qui in Lombardia che è stata la prima regione colpita in Europa dal Covid. Anche per questo è importante trasmettere la solidarietà europea e voltare pagina, come ha detto la presidente Von der Leyen. È la fine di un percorso per le istituzioni europee che hanno investito in ricerca e su questa grande operazione vaccini».