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AMART 2021, la mostra degli antiquari torna a Milano dal 27 al 31 ottobre
pasquale esterni
25 Ottobre 2021

Milano città dell’antiquariato. Secoli e secoli di storia racchiusi in cinque giorni.

Le più disparate forme artistiche tornano dal passato per rivivere durante AMART – Antiquari a Milano. Miscela eterogenea di epoche e stili, una Wunderkammer come nessun’altra. 70 espositori italiani presentano una ricca panoramica di dipinti, sculture, mobili, argenti, tappeti, maioliche, ceramiche e porcellane, gioielli e orologi. AMART è al Museo della Permanente dal 27 al 31 ottobre 2021.

L’evento

Introdurre a quel che si può incontrare in mostra da AMART è una questione difficile. Bisognerebbe affondare nei ricordi e riemergerne dopo aver assaporato un profumo. Quello del legno, del marmo, dei metalli più disparati. Del resto l’olfatto è il senso che più degli altri si lega alla memoria. Perché prima di tutto AMART offre un’atmosfera, un viaggio nelle suggestioni di tempi antichi e di narrazioni eterne.

Come quella raccontata dallo Stipo Architettonico con Arione con Arpa su un Delfino (1550-1600) del Museo Poldi Pezzoli. Il mito di Arione, il musico salvato da un delfino dall’annegamento, è rappresentato sullo stipo a ribalta; la quale, decorata con un paesaggio fluviale, nasconde al suo interno nove cassetti. Gli stipi infatti servivano per custodire piccoli oggetti preziosi; era una tipologia di mobile destinata a principi, re e duchi di tutta Europa.

Stipo Architettonico con Arione con Arpa su un Delfino

E ancora lo straordinario Grande Murale del 1965 di Mario Negri, con una stilizzata figura umana che sgomita per uscire dal blocco di bronzo e prendere forma. Sempre in bronzo (e in questo caso avorio) la scultura raffigurante una fanciulla orientale seduta su un tappeto di Louis Ernest Barrias (1841-1905), intitolata Figlia del sultano Bou-Sadaa.

Seguono il trittico di porcellana e bronzo dorato composto da pendola e flambeaux della fine del Settecento, il Suzuribako giapponese in lacca e oro, il Kawari Kabuto con maschera e lo speciale piatto laccato e intarsiato firmato Yasumasa, pure giapponesi. Senza dimenticare l’inusuale testa di bronzo di Giuseppe Rivadossi o l’elegante Arianna dormiente attribuita a Benedetto Cacciatori, la terracotta del Quattrocento di Niccolò Baroncelli, il Nettuno fanciullo di legno, perle, e corallo del messinese Ignazio Brugnami.

Trecento anni di capolavori celebrano l’arte pittorica e grafica in tutte le sue espressioni. Dalla Madonna con il Bambino e San Giovannino di Lorenzo Lippi alla Camozza di Marzio Tamer, passando per lo Sposalizio della Vergine di Giovanni Battista Crespi e bottega, Madonna col Bambino di Francesco AlbaniVaso istoriato di fiori con pappagallo di David De Coninck.

A proposito di quest’ultimo, si tratta di un trionfo di fiori di qualità altissima. Può essere assunto come paradigma del fiorismo del tardo Seicento romano. Naturalismo, ma allo stesso tempo senso del colore e grande impatto decorativo. Il ricchissimo bouquet di fiori (boules-de-neige, tulipani, anemoni, rose e altri fiori) è inserito in un antico vaso istoriato con un bassorilievo, che sembra di poter interpretare come una Venere con un sileno.

Mario Negri, Grande Murale, 1965
Mario Negri, Grande Murale, 1965

Il legame con il design

Torniamo all’antico e sarà un progresso” diceva Giuseppe Verdi. Parole e musica per AMART, che per l’edizione 2021 sceglie di promuoversi attraverso 11 protagonisti eccellenti dell’Architettura e del Design internazionale. Nel segno dell’eterno ritorno e della profonda commistione che allaccia l’intera storia dell’arte, quella che è stata e quella che verrà, la Mostra propone un dialogo dall’eco interminabile.

I testimonial di AMART sono Nicolò Castellini Baldissera, Gaia Chaillet Giusti, Aldo Cibic, Terry Dwan, Massimo Iosa Ghini, Massimiliano Locatelli, Fabio Novembre, Palomba-Serafini, Filippo Perego, Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli Verde Visconti. Ognuno di loro ha accettato di farsi fotografare con un oggetto antico da Maki Galimberti al Superstudio 13 di Milano.

AMART supera così gli schemi della consueta mostra antiquaria per diventare un momento culturale, progetto associativo di sviluppo del mercato attraverso iniziative, approfondimenti, contaminazioni tra diverse forme d’arte.

MOG – Milano Open Galleries

In concomitanza con Amart – Antiquariato a Milano, giunta con successo alla sua terza edizione, apre MOG – Milano Open Galleries oltre la vetrina.

Dal 25 al 29 Ottobre più di quaranta gallerie selezionate sono protagoniste di un programma ricco di eventi e serate a tema suddivise per zone, con un calendario fittissimo di appuntamenti esclusivi. Mostre, talks e presentazioni tenute da esperti del settore per vivere appieno il piacere di interagire con il fascino per l’antico.

 

Aldo Cibic
Aldo Cibic

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