InGalera, primo e ancora oggi unico ristorante in Italia dentro un carcere, aperto al pubblico a pranzo e cena
Primo e ancora oggi unico in Italia dentro un carcere, aperto al pubblico a pranzo e cena, il ristorante InGalera situato nella II casa di reclusione di Milano-Bollate è stato inaugurato il 26 ottobre 2015 ed è gestito dalla cooperativa sociale Abc La Sapienza a tavola, nata nel 2004 per dare un’opportunità di lavoro e di reinserimento sociale ai detenuti.
In questi sei anni sono stati 30 i detenuti che hanno lavorato tra i tavoli e nella cucina del ristorante, di cui 15 sono arrivati a fine pena e hanno trovato un lavoro all’esterno proprio nel settore della ristorazione.
“Quando abbiamo aperto è stata una scommessa – dichiara Silvia Polleri, presidente della cooperativa – il ristorante è stato un’opportunità per i detenuti per rimettersi in gioco, ma anche per chi sta fuori per conoscere la realtà del carcere”.Ro.Ramp.

Avete mai mangiato InGalera? A Milano l’unico ristorante dentro un carcere
InGalera, ecco il menù
Il menu cambia stagionalmente, ma fa sempre perno sulla tradizione milanese. Da provare la cotoletta alla milanese, il risotto alla zenzero con la battuta di manzancolle e capperi, il risotto Risposta milanese alla Gualtiero e il fritto misto di pesce in tempura. Una volta al mese organizzano una cena con delitto, da non perdere, tra le cene a tema, “Ti racconto il carcere..”
E perfino il New York Times, che ha mandato qui un inviato a raccontarlo, ha concluso che, almeno una volta, in galera vale proprio la pena di entrare. A mezzogiorno c’è il pranzo veloce, piatto unico a 12 euro, tovagliette di carta che però sono oggetti di culto perché ognuna è la foto di una diversa prigione. Alcatraz, quello in pietra di Dorchester, lo Spielberg di Brno, e poi (per l’Italia) L’Asinara, Poggioreale, L’Ucciardone, Regina Coeli, San Vittore. Per mangiare la sera bisogna prenotarsi con settimane e settimane di anticipo e si ordina à la charte, menù molto raffinato e ottima carta dei vini.