L’affluenza più bassa di sempre a Milano
A prescindere dall’esito del voto delle elezioni comunali 2021 nel capoluogo lombardo, con gli instant poll che pronosticano il candidato del centrosinistra Beppe Sala vittorioso primo turno e sindaco confermatissimo, la tornata d’ottobre passerà alla storia per la scarsissima partecipazione in un territorio, quello meneghino, solitamente ben più vivace e attivo. Andiamo ai numeri: quando manca una manciata di sezioni, l’affluenza non raggiunge il 50%.
Anzi si attesta decisamente al di sotto con un significativo 47,6%. Il dato non si discosterà di molto a conteggi terminati. Meno della metà degli aventi diritto non si è recata alle urne. Una circostanza, quest’ultima, che dovrà fare riflettere anche i vincitori.
Il trend “negativo” si era evidenziato già da domenica: alle 12 l’affluenza era all11%, alle 19 al 31.02% e alle 23 al 37,76%. Il lunedì mattina lavorativo non ha certo favorito la corsa ai seggi. Nel 2016, quandi le urne restarono aperte solo un giorno, l’afflusso al voto fu del 54,65%, circa sette punti sopra quello del 2021.
Il dato più basso a Milano città
Da segnalare che il dato milanese è anche il più basso a livello provinciale, dove tutti i Comuni coinvolti (24) superano abbondantemente la soglia del 50% dell’affluenza. D’altro canto, a livello regionale, la provincia di Milano che fa registrare un valore medio del 53% è in fondo alla classifica. Solo Varese 48% e Monza Brianza 51% hanno visto un’astensione maggiore.
Beppe Sala verso la riconferma
Beppe Sala sarebbe in netto vantaggio con una forbice che fa dal 46,9% al 50,9%. Potrebbe dunque realmente concretizzarsi la possibilità di vincere al primo turno senza ballottaggio. In seconda posizione Luca Bernardo, candidato del centrodestra accreditato tra il 36 e il 40%, con un netto distacco. Sono i primi risultati che emergono dal sondaggio sulle intenzioni di voto di Lab2101.
Dalle 15 di lunedì, poi, gli exit poll, che, è bene ricordarlo, non sono altro che un sondaggio elettorale effettuato mediante interviste all’uscita dei seggi, sulla base di un campione significativo definito su basi statistiche. Per questo motivo non sempre corrispondono poi al voto reale e a volte posso essere clamorosamente ribaltati dallo spoglio effettivo.