La Biblioteca Nazionale Braidense a rischio chiusura per la mancanza di personale. A lanciare l’allarme è il direttore James Bradburne.
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La Biblioteca Nazionale Braidense
La Biblioteca Nazionale Braidense appartiene allo Stato e dipende dalla Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali, del Ministero per i Beni e delle attività culturali e del turismo; è la terza biblioteca italiana per ricchezza del patrimonio librario, comprensivo di circa 1.500.000 unità.
In virtù delle normative vigenti sul diritto di stampa, la Biblioteca riceve dagli editori di Milano e provincia il 40% delle pubblicazioni nazionali, il che concorre ad accrescerne di continuo il posseduto.
Tra i maggiori sottoinsiemi di quest’ingente patrimonio ricordiamo: i 2.367 manoscritti, i 40.000 autografi, i 2.368 incunaboli, le 24.401 cinquecentine, le oltre 23.000 testate di periodici di cui 4.500 correnti, le 5.200 stampe fotografiche anteriori al 1950, i 50.000 negativi su lastra, le 30.000 bobine di microfilm che riproducono 1.300 testate di periodici, le 120.000 microforms.
Dal luglio 2015 è confluita nel sistema museale della Pinacoteca di Brera, sotto la direzione generale di James M. Bradburne. È situata a Milano, in via Brera 28.
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Perchè rischia di chiudere
“Siamo stati abbandonati”, ha detto Bradburne. Il direttore ha dichiarato che rispetto al 2005, quando a gestire la bellissima biblioteca c’erano 32 bibliotecari, a oggi sono rimaste solo due persone.
Bradburne sottolinea che le biblioteche ovunque in Italia sono minacciate di chiusura a seguito della pandemia. Secondo il direttore ora “è troppo tardi per una risposta cerotto”. Quello che invece si potrebbe fare per salvare la biblioteca é conferire all’ente “l’autonomia di scegliere le persone con concorsi locali”.
Il numero di dipendenti della Braidense è sceso drasticamente negli ultimi 16 anni. Già lo scorso febbraio era stato annunciato il rischio chiusura. La Biblioteca Braidense, con un patrimonio di un milione e 500mila volumi e un flusso di visitatori pari a 125 mila l’anno, è tra le più importanti d’Italia, subito dopo Roma e Firenze. Purtroppo però a causa dei continui tagli a risultare complesso è anche soltanto garantire i servizi quotidiani.