Il dibattito riguardo la leicità o meno dei lavoratori che non si sono sottoposti al vaccino contro il Covid è attuale.
Se un lavoratore rifiuta di vaccinarsi contro il Covid-19, il datore di lavoro può sospenderlo dalle sue mansioni con contestuale stop dello stipendio? Ormai il l’opinione si divide in due.
Chi sostiene che la tutela della salute della collettività venga prima di tutto e chi si appella alle proprie libertà costituzionali. Le decisioni dei giudici che si sono occupati di casi simili in questi ultimi mesi puntano verso la possibilità di sospendere i lavoratori no vax.
Il giudice di Modena a favore
L’ultima, in ordine di tempo, è una recente ordinanza emessa dal Tribunale di Modena.
Il giudice si è pronunciato su un ricorso presentato da due fisioterapiste di una Rsa, che erano state sospese dal posto di lavoro perché non vaccinate contro il coronavirus.
Secondo il giudice, il datore aveva il diritto di sospendere entrambe le lavoratrici.
La vicenda è avvenuta prima dell’approvazione del decreto che, lo scorso maggio, ha imposto l’obbligo di vaccinazione per i lavoratori sanitari (art 4 Dl 44/2021).
L’ordinanza di Modena, come ricostruito dal Sole24Ore, evidenzia che il datore di lavoro si pone come “garante della salute e della sicurezza dei dipendenti e dei terzi che per diverse ragioni si trovano all’interno dei locali aziendali”.