La certificazione verde Covid-19 diventa obbligatoria in tutti i posti di lavoro, pubblici e privati
Venerdì 15 ottobre il green pass diventa obbligatorio in tutti i posti di lavoro, pubblici e privati. Si tratta di un provvedimento che interesserà 23 milioni di persone in tutto il territorio nazionale.
Senza green pass non si potrà accedere al posto di lavoro: chi non è in possesso della certificazione verde infatti, secondo quanto stabilito dal decreto del 21 settembre, verrà considerato assente ingiustificato e non riceverà lo stipendio (ma non verrà sospeso dal lavoro). I lavoratori in smart working non devono necessariamente avere la certificazione verde, ma la modalità da remoto non può essere un modo per eluderne l’obbligo.
A chi spetta il controllo?
Il controllo della certificazione spetta al datore di lavoro o al direttore di un pubblico ufficio, ma mai al cliente, all’utente o al cittadino che si serve di un servizio. Quindi, come chiarito nelle Faq disponibili sul decreto), se io chiamo un idraulico a casa per un lavoro, non spetta a me controllare il suo green pass, in quanto non sono il suo datore di lavoro ma lo pago per un servizio.
Ma il green pass è già obbligatorio nel nostro Paese per diversi servizi, come andare al cinema o a teatro, al ristorante in un luogo chiuso, andare allo stadio a vedere una partita; partecipare a un matrimonio, visitare un museo o andare in palestra. Dal 1° settembre inoltre è necessario per viaggiare sui treni ad Alta velocità, sull’aereo (anche nelle tratte nazionali) e su navi e traghetti, per entrare all’università e per il personale scolastico a scuola.
Come si ottieni il Green Pass?
La certificazione verde si ottiene o con la vaccinazione contro il Covid-19 con uno dei vaccini riconosciuti e approvati da Ema e da Aifa, o con un certificato di guarigione dalla malattia o ancora con l’esito negativo di un tampone. Ovviamente, la durata della certificazione è diversa a seconda della condizione che consente di ottenere il green pass: per chi ha completato il ciclo vaccinale dura 12 mesi; per chi è guarito dal Covid dura 6 mesi e per chi si è sottoposto a un tampone antigenico rapido che ha dato esito negativo è di 48 ore, a un molecolare 72 ore. Chi è guarito dal Covid e poi si sottopone alla vaccinazione con una singola dose — secondo quanto previsto dalle norme decise dal ministero della Salute — ottiene una certificazione della stessa durata di chi ha completato il ciclo vaccinale.
Green Pass con Qr Code
Il green pass è consultabile sotto forma di un Qr Code, ossia un codice a barra a risposta rapida, che può essere digitale (leggibile quindi da uno smartphone) o cartaceo. Per scaricare il green pass serve l’authcode, un codice che dovrebbe arrivare via sms a tutti coloro che fanno il vaccino, risultano negativi a un tampone o hanno ricevuto la certificazione di guarigione dal medico. Il codice in questione, abbinato al proprio codice fiscale, consente di accedere al sito del ministero che permette di ottenere il green pass. Ma la certificazione verde Covid-19 si può scaricare e salvare anche con la app Immuni, app Io e Fascicolo sanitario elettronico.