Eataly chiude a Bari e Forlì e apre a Londra
Eataly chiude in modo definitivo le sue sedi di Bari e Forlì, ma il 29 aprile apre il suo primo negozio a Londra.
Per Eataly, la catena di punti vendita specializzati nella vendita e nella distribuzione di generi alimentari italiani, è ufficiale: le sue sedi di Bari e Forlì sono chiuse in maniera definitiva, ma un nuovo progetto a Londra sta per vedere la luce.
Le chiusure pugliesi “dovevano essere delle chiusure temporanee, legate alle restrizioni pandemiche, ma così non è stato”. Queste le parole dell’azienda, che non ha preso a cuor leggero la decisione (e il conseguente licenziamento dei suoi dipendenti).
Il cuore di Eataly, però, resterà sempre l’Italia. Senza i prodotti nazionali non sarebbe possibile la crescita estera su cui l’azienda sembra star puntando.
Eataly apre a Londra
L’Italia si prende un altro spicchio di Londra. Il 29 aprile, nella capitale britannica aprirà i battenti Eataly, l’ambasciatore del cibo italiano nel mondo con il suo “mercato rionale di lusso”. Lo sbarco in Inghilterra era atteso da almeno due anni: Londra era la grande assente nel mappamondo dell’impero alimentare della famiglia Farinetti.
Ora la lacuna viene colmata con un locale dalle dimensioni ambiziose, accanto alla stazione di Liverpool Street, nella City di Londra. Così come la sfida che attende, in una metropoli dove la concorrenza abbonda e tutti si interrogano sul suo futuro, con il turismo scomparso e i londinesi che lavorano da casa.
L’apertura di un nuovo locale a Londra è infatti prevista per il 29 aprile. E non un locale qualsiasi: uno spazio di 4mila metri, accanto alla stazione di Liverpool Street, nella City.
La decisione aleggiava nell’aria da un paio d’anni e ora – proprio in questo momento di generale difficoltà economica dovuta alla pandemia – diventerà realtà.
Eataly a Londra dovrà farsi strada in mezzo alla fitta concorrenza. Ma con i suoi due piani, un mercato che offrirà oltre 5mila prodotti alimentari italiani e locali, una cantina con oltre 2mila etichette, un laboratorio per la produzione di mozzarelle fresche e formaggi nostrani preparati in loco tutti i giorni, e la ristorazione (pizza alla pala, pasta fresca, gelaterie, piatti classici della tradizione) sembra pronta ad affrontarla.
Eataly da Guinnes
I numeri del nuovo Eataly London sono notevoli: oltre 4mila metri quadrati distribuiti su due piani che ospiteranno 5mila prodotti, tantissimi italiani, con un’enoteca record da 2mila vini, la più grande casa di vini italiani a Londra. Completeranno la parte “supermercato”, che ha una zona di cibo da asporto e un’area ecologica di alimenti a zero rifiuti, pure tre ristoranti, capitanati dal “fine dining” di Terra, ristorazione di fascia alta che aprirà in estate.
