È un progetto da due miliardi di euro quello con cui il colosso australiano dell’immobiliare Lendlease trasformerà l‘area Expo di Milano.
L’ex sito dell’Esposizione universale 2015 cambierà faccia in una cittadella della ricerca e della scienza medica. Alla periferia nord ovest della metropoli sorgeranno un centro di studi nel campo sanitario e della genetica, Human Technopole, e il nuovo ospedale Galeazzi, specializzato in ortopedia. L’università Statale intende traslocare le facoltà scientifiche, oggi nel quartiere di Città studi. E Arexpo, la società pubblica che possiede i terreni dell’area, punta ad attirare aziende del farmaceutico, coworking, bar, negozi, palestre e ristoranti per tenere accesa la luce della nuova cittadella 24 ore su 24.
Lendlease si è aggiudicata la gara per la progettazione e la gestione dei terreni per 99 anni con un’offerta di 115 milioni di euro, su una base d’asta di 91 milioni. Il colosso dividerà il parco di Expo in due fette, separate dall’ex Decumano che diventerà un parco lineare lungo 1,5 chilometri, uno dei più grandi in Europa. Nel versante nord sorgeranno le strutture pubbliche: l’ospedale, Human Technopole e il campus della Statale. A sud si collocheranno le aziende. Dove sorgevano i padiglioni dei 137 Paesi ospiti si alzerà un’infilata di palazzine di uffici.
La Milano del futuro inizia a prendere forma.