Green pass: tutti i partiti della maggioranza che sostiene il governo Draghi ritirano gli emendamenti al decreto.
Accordo raggiunto nella maggioranza sul green pass: tutti i partiti che sostengono l’esecutivo Draghi, compresa la Lega, hanno ritirato gli emendamenti presentati al dl sul certificato verde.
L’esame del testo alla Camera, quindi, andrà avanti senza fare ricorso alla fiducia.
Il voto finale, atteso per il pomeriggio, potrebbe però slittare a giovedì per le comunicazioni sull’Afghanistan.
I numeri della maggioranza a Montecitorio sono molto ampi, ma dal momento che non si escludono alcuni voti a scrutinio segreto, nelle chat interne i partiti avrebbero sollecitato i deputati a essere presenti in Aula.
Il commento di Salvini
Il leader della Lega Matteo Salvini ha spiegato:
“È un passo avanti: qualcuno voleva mettere la fiducia eliminando qualsiasi discussione in Parlamento e fortunatamente non è stato così.
Noi abbiamo dimostrato buona volontà trasformando gli emendamenti in ordini del giorno.
Ora è chiaro che se ci bocciano le proposte in Aula voteremo di conseguenza”.
Le proposte della Lega sul green pass riguardano i “tamponi gratuiti soprattutto per i minori, disabili e famiglie numerose e per garantire il diritto alla scuola e anche all’università” e i risarcimenti.
“Visto che per molti il vaccino è sostanzialmente obbligatorio altrimenti non lavori, perché non è lo Stato a farsi carico degli eventuali risarcimenti di eventuali danni gravi come in altri casi?” dice Salvini.
Obbligo vaccinale
E sull’obbligo vaccinale Salvini aggiunge:
“Ribadiamo il no a qualsiasi tipo di obbligo visto che gli italiani, in quaranta milioni, hanno già scelto liberamente.
Noi stiamo lavorando per garantire salute, lavoro e libertà senza parlare di chiusure e lockdown come fa il ministro Speranza gettando tutti nello sconforto”.
Sulla presentazione degli emendamenti da parte dei partiti che sostengono il governo guidato da Mario Draghi era in corso una trattativa, che aveva alzato la tensione nella maggioranza.
Nuovo decreto
Il premier è deciso ad andare avanti sulla linea indicata:
l’estensione con un nuovo decreto del green pass sui luoghi di lavoro, a cominciare dal pubblico impiego, e, se non bastasse, l’obbligo di vaccinazione.
I ministri sono dalla sua parte: Roberto Speranza, Ministro della Salute, aveva confermato nella giornata di lunedì l’estensione del green pass, e anche il leghista Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo, aveva detto:
“Le condizioni di sicurezza esigono che chi frequenta i luoghi affollati dia garanzie di non contagiare. Il green pass va in questa direzione, ne prevedo quindi un’estensione”.