La diffusione di mascherine FFP2 irregolari
In questi giorni stanno emergendo notizie preoccupanti sulla diffusione di mascherine FFP2 irregolari sul territorio nazionale.
I dispositivi di protezione personale restano tra le armi più efficaci a disposizione per contenere la pandemia, per cui verificarne l’autenticità è fondamentale. L’allarme lo stanno lanciando perfino consulenti specializzati e gli enti che certificano le mascherine.
I consumatori hanno modo di ridurre il più possibile la probabilità di imbattersi in prodotti contraffatti: i metodi migliori sono l’acquisto presso farmacie o supermercati fidati e la verifica della validità dei prodotti attraverso il controllo del marchio CE dell’Unione Europea che li certifichi come a norma.
È possibile dunque verificare sui prodotti a marchio CE la presenza di un codice di 4 cifre che può essere inserito su un sito dell’UE per verificare qual è l’azienda che ha rilasciato il nulla osta alla messa in commercio.
Il sito per certificare l’origine delle mascherine
Lo strumento è una sorta di motore di ricerca che si interfaccia con il New Approach Notified and Designated Organisations o NANDO: una banca dati che contiene le informazioni relative a tutte le aziende e gli enti autorizzati a rilasciare certificazioni per i prodotti in ambito europeo. La banca dati in sé è raggiungibile a questo indirizzo. Attraverso il relativo motore di ricerca è invece possibile collegare il dispositivo di protezione che si ha a disposizione con l’ente che l’ha certificato, utilizzando il codice a 4 cifre che è stato apposto dopo il marchio CE stampato sulla mascherina.