Lego ha conquistato la posizione come il più grande produttore di giocattoli del mondo:
ha più che raddoppiato (+140%) il suo utile netto, a oltre 6,3 miliardi di corone (847 milioni di euro);
e raggiunto un fatturato di 23 miliardi di corone (+46%).
Vendite e ricavi record per la Lego nella prima parte dell’anno, e il Financial Times incorona il gruppo danese come “uno dei vincitori della pandemia”.
Anche se i suoi ricavi sono stati ‘solo’ il 50% più alti del numero due del settore – Transformers e My Little Pony di Hasbro – l’utile netto di Lego è stato 10 volte maggiore.
Il ceo del gruppo Niels B. Christiansen nella relazione finanziaria, ha spiegato quale sia stata una delle ragioni dell’eccezionale crescita è stata:
“La nostra performance è stata guidata da una forte domanda per la nostra gamma.
L’allentamento delle restrizioni Covid rispetto al 2020, dato che le fabbriche hanno operato senza interruzioni e la maggior parte dei negozi al dettaglio hanno riaperto”.
I kit Lego City, Star Wars, Harry Potter, Lego Creator Expert e Lego Technic sono stati i più popolari tra gli acquirenti.
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I negozi Lego
Durante il semestre, sono stati aperti 60 nuovi negozi, di cui 40 in Cina, portando il numero totale di negozi nel mondo a 737, di cui quasi 300 nel mercato cinese, e l’e-commerce è fiorito con un aumento del 50% delle vendite online.
Tuttavia, ci si aspetta che l’impennata delle vendite rallenti un po’ in seguito, dato che i consumatori tornano alle “abitudini di shopping pre-pandemiche”, ha aggiunto il ceo.
Christiansen ha scommesso sui negozi a marchio proprio, aprendone centinaia in tutta la pandemia.
Recentemente ha aperto un nuovo flagship store a New York che mira non solo a vendere set Lego come Super Mario, City o Harry Potter, ma anche a creare un’esperienza per i clienti con modelli su larga scala della città ed esperienze interattive.
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Lego si è ripresa dal quasi collasso finanziario del 2003, fino a diventare l’azienda più forte dell’industria dei giocattoli, nonostante tutto sia incentrato su un mattoncino di plastica, piuttosto che le centinaia di prodotti che compongono i cataloghi dei rivali quotati Hasbro e Mattel.