La mostra temporanea Leonardo da Vinci Parade è realizzata dal Museo in collaborazione con la Pinacoteca di Brera. Una nuova dimensione, del tutto inedita. Un dialogo tra i modelli storici e gli affreschi di pittori lombardi del XVI secolo. Concessi in deposito nel 1952 da Fernanda Wittgens, la allora direttrice della Pinacoteca, a Guido Ucelli, fondatore del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Parte così il palinsesto di eventi che Milano dedica ai 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. Il calendario prende il via il 19 luglio 2018 con l’apertura della mostra Leonardo da Vinci Parade.
La mostra mette in evidenza modelli ed affreschi, in un accostamento insolito ed affascinante di arte e scienza. Un percorso evocativo permette di attraversare tutti i diversi campi di interesse e studio di Leonardo. Partendo dall’ingegneria e dalla tecnica. In questo modo viene valorizzata la collezione storica con cui il museo aveva aperto al pubblico nel 1953. L’occasione era quella dei 500 anni dalla sua nascita. Un’ampia selezione di modelli storici leonardeschi, gli affreschi di Brera, provenienti da chiese ed edifici di Milano e dintorni.
Questa mostra mette in evidenza la doppia natura di Leonardo. Fino alla fine del Seicento arte e scienza si coniugavano perfettamente ed era appunto Leonardo il massimo rappresentante di questo connubio. Un’importante fase di cambiamento si apre nell’esposizione dei modelli storici di Leonardo al museo, in vista della realizzazione di un nuovo progetto espositivo permanente, che sarà presentato in occasione delle celebrazioni vinciane del 2019.
La mostra Leonardo da Vinci Parade si sviluppa dunque nella Sala Mostre e negli spazi attigui con l’esposizione di 52 modelli storici leonardeschi e 29 affreschi di pittori lombardi del XVI secolo, concessi in deposito al museo nel 1952 dalla Pinacoteca di Brera.
52 modelli lignei di alcuni progetti di Leonardo brillano di inventiva intorno agli sviluppi che l’influsso di Leonardo ebbe sull’arte lombarda, ben rappresentata negli affreschi strappati provenienti da Brera. Strappare gli affreschi dal muro che li esponeva era un intervento tipico di Seicento e Ottocento, oggi scomparso, ma grazie al quale chiese, conventi e ville possono ancora raccontarci le loro storie e l’arte lombarda dopo che subì l’influsso di quella leonardesca.
Nessuno degli artisti più famosi del tempo in Lombardia non ne fu toccato: Vincenzo Foppa, Donato Baramante, Gaudenzio Ferrari e il più leonardesco di tutti: Bernardino Luini, che primeggia nella galleria con una grande tela che riproduce la Vergine e il bambino, al centro tra i committenti davanti a loro inginocchiati in blu e marrone. Di straordinario misticismo il suo Salvator Mundi, staccato dal monastero di Santa Marta. I modelli in mostra risalgono agli anni Cinquanta del XX secolo e sono stati realizzati dalle forze armate dell’esercito interpretando i disegni di Leonardo.
Di seguito il dettaglio dei costi e degli orari
Intero: 10 euro
Ridotto: 7,50 euro per bambini e giovani da 3 a 26 anni, over 65 e gruppi di almeno 10 persone
Ingresso gratuito per bambini sotto i 3 anni e visitatori disabili con accompagnatore
La mostra sarà visitabile dal martedì al venerdì nei seguenti orari: dalle 10.00 alle 18.00. Sabato e festivi dalle 10.00 alle 19.00.