Alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano è tornata la tela dipinta dall’allievo di Leonardo, Marco d’Oggiono.
La Madonna con Bambino è tornata alla Pinacoteca Ambrosiana, dipinto di Marco d’Oggiono, pittore esponente del rinascimento lombardo e allievo di Leonardo.
Il quadro è stato rubato dalla Veneranda Biblioteca a metà del 1900.
Una storia a lieto fine che ha come protagonisti un attento gallerista, un nipote inconsapevole e i carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza, sezione dell’Arma specializzata in opere d’arte perdute.
A marzo 2021 un commerciante d’arte si rivolge allo speciale nucleo dei carabinieri per accertare la lecita provenienza di un dipinto: una tela rinascimentale frutto di un lascito di un’anziana collezionista a un nipote che, dopo la sua morte, decide di vendere l’opera proprio attraverso il mercante.
Una volta capito che il quadro appartiene a Marco d’Oggiono i carabinieri fanno scattare gli accertamenti.
Le indagini
Durante le indagini è emerso che l’opera era presente nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, il più grande database di opere d’arte rubate al mondo.
Il dipinto è stato, quindi, sequestrato e avviato a un restauro conservativo. Una volta tornata alle tonalità originali la tela tornerà a essere visibile nelle sale del museo milanese.
Chi era Marco d’Oggiono
Marco d’Oggiono (Oggiono, 1470 circa – Milano, 1524) è stato un pittore italiano esponente del Rinascimento lombardo, allievo di Leonardo da Vinci.
Documenti attestano che fosse un artista indipendente nella bottega di Leonardo fin dal 1490.
Le sue opere
Le sue opere ricordano molto quelle di Leonardo, tanto che è dibattuta l’attribuzione a Marco d’Oggiono di alcune delle più celebri opere leonardesche, quali :
- il Ritratto di giovane della famiglia Archinto, della National Gallery di Londra;
- il Cristo giovinetto del Museo Lázaro Galdiano di Madrid;
- il Ritratto di giovane di Brera.
Fu autore di una delle più celebri copie a grandezza naturale del Cenacolo di Leonardo, di committenza francese e di una piccola copia della prima Vergine delle Rocce del maestro fiorentino, oggi alla Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano.
Fonte: Milanotoday