A Milano è boom di iscrizioni a corsi nel doposcuola: effetto Dad!
Cento iscrizioni in pochi giorni alle Scuole Popolari dell’associazione.
Quattrocento agli sportelli del centro di aiuto allo studio Portofranco e corsa alle prenotazioni anche al servizio di aiuto compiti della Caritas Ambrosiana.
A due mesi dall’inizio della scuola, con i risultati delle prime verifiche, cominciano a evidenziarsi gli effetti negativi dei due anni scolastici di didattica a distanza (Dad).
A soffrire per le lacune e la mancanza di un metodo di studio solido sono soprattutto gli alunni del biennio (14 e 15 anni). E allora è boom di iscrizioni ai servizi di sostegno allo studio gratuiti, offerti a Milano da un esercito di volontari.
“Insieme possiamo contrastare la povertà educativa”
Tra loro gli insegnanti in pensione di Non uno di meno, che ha già riattivato i suoi sportelli al liceo Cardano e all’Artemisia Gentileschi e sta per avviarli al Bottoni, ma anche al Marconi e all’istituto Caterina da Siena.
Ma altri potrebbero aggiungersi all’Itis Pareto e alle scuole medie di Cinisello Balsamo e di Bresso.
Il fondatore, ex assessore provinciale, Giansandro Barzaghi racconta:
“Dalle scuole c’è una richiesta molto alta a cui noi cerchiamo di far fronte con i nostri volontari che sono un centinaio.
Ma lanciamo un appello a tutti gli insegnanti in pensione e non e agli studenti universitari a unirsi a noi:
se non si interviene con una strategia di recupero e di rimotivazione,
si rischia un aumento della dispersione scolastica.
Insieme possiamo contrastare la povertà educativa”.
Il ritorno alla socialità
Dal Gallaratese a viale Papiniano. Qui c’è il quartier generale di Portofranco, il centro di aiuto allo studio fondato nel 2000 da un gruppo di insegnanti e don Giorgio Pontiggia.
Il presidente Alberto Bonfanti, insegnante di Storia e Filosofia al Donatelli Pascal, ha raccontato:
“Alla riapertura abbiamo registrato subito 400 iscritti, ma teniamo le iscrizioni aperte tutto l’anno e a regime arriveremo a 1500.
I nostri volontari sono 300.
I ragazzi devono recuperare le lacune culturali create dalla Dad, ma anche la dimensione della socialità.
Ora sono in difficoltà anche nell’aiutarsi, nel confidarsi:
sono abituati a amicizie superficiali, limitate ai social e hanno paura di essere compatiti, di non essere compresi dagli amici.
Studiare è l’espressione del primo desiderio di conoscenza, è importante prevenire il fallimento scolastico, perché la dispersione crea disagio sociale”.
Portofranco offre sportelli anche a Abbiategrasso, Rho, Varese, Lecco, Como, Vimercate, Desio, Seveso.
Le parrocchie
Il sostegno allo studio è attivo anche in un centinaio di parrocchie milanesi e in circa 300 sul territorio della diocesi.
Caritas pensa di potenziare la collaborazione con le scuole “per sostenere la dimensione educativa della scuola, che non è fatta solamente di programmi da recuperare”.