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Milano, Chinatown: quattro piani per il tempio del food giapponese
Martina
6 Dicembre 2021

La Chinatown di Milano avrà presto un nuovo tempio della cucina giapponese.

Nel 2018 la Ignotus srl, società veicolo creata da Guillaume Desforges della famiglia Marzotto, comprò l’immobile, di via Alfieri 17, all’asta dal Pio Albergo Trivulzio.
L’edificio era stato lasciato agli inizi del Novecento agli orfanotrofi dei Martinitt e a Casa Verdi, poi occupato da residenti e negozi, tuttavia non è mai stato valorizzato.

In seguito ad un anno e mezzo di lavori svolti in riservatezza, inizia a farsi notare grazie alle luci rosse e blu che risaltano al calare del sole.

È cambiata la pavimentazione, il verde, i marciapiedi. Manca meno di un mese a quando il progetto diventerà a tutti gli effetti realtà. Quattro piani, interamente trasformati, ospiteranno la ristorazione italo-giapponese.

Una boutique del sushi

Non una semplice ristrutturazione, bensì una riqualifica del contesto urbano.
Desforges, insieme a Leonardo e Jacopo Signani ed Ernesto Espinoza, nel 2014, avevano lanciato in via della Moscova il primo ristorante peruviano Pacifico, forte di un accordo con lo chef Jaime Pesaque.

Per l’enorme palazzo affacciato su piazza Morselli, il progetto potrebbe riguardare il brand Ronin Shokunin.

Al penultimo piano dovrebbe esserci la boutique del sushi Omakase Sushiyaki con Katsu San, chef da due stelle Michelin, tra i migliori al mondo; mentre negli altri piani taglieranno il nastro ristoranti diversi con carne e pesce alla griglia, karaoke e vini pregiati.

Un altro progetto di riqualifica

Un’altra area che verrà riqualificata, grazie all’intervento dei privati, è quella intorno alla ex sede milanese di Mps in via Santa Margherita, in centro storico, a due passi dal Teatro alla Scala.

L’immobile era stato rilevato dal fondo di private equity Ardian e Dea Capital sgr:

L’architetto Paolo Asti ha spiegato:

“Il cantiere è iniziato a giugno, entro il 2022 restituiremo un edificio radicalmente trasformato nelle funzioni.
Ospiterà una piastra commerciale e uffici di pregio.
Grazie al felice dialogo con l’architetto Leopoldo Freyrie, verrà coinvolto anche lo spazio pubblico antistante, con una completa rivisitazione degli spazi a confine tra palazzo e città”

Il progetto presentato da Freyrie è all’esame di Palazzo Marino e coinvolge i vari privati interessati ad investire nella bellezza della zona.

“L’operazione si allaccia a quella che vede Hines, Fosun e Generali impegnate su Cordusio. Sarà un continuum ideale e armonioso, completamente nuovo, che porterà da piazza della Scala fino a piazza del Duomo”.

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