Con il nuovo anno, a Milano arriva una novità: secondo il regolamento per la qualità dell’aria, i negozi dovranno tenere le porte chiuse.
Il consiglio comunale di Milano ha approvato il regolamento che stabilisce di chiudere necessariamente gli ingressi degli esercizi.
Attenzione all’ambiente e al risparmio energetico
Tecnicamente si può definire isolamento termico. Si tratta di “un intervento reso necessario dalla volontà dell’amministrazione di introdurre azioni contro la dispersione energetica, ovvero per il contenimento delle emissioni di Co2”, hanno spiegato dal comune, sottolineando che Milano è “sempre più attenta all’ambiente e al risparmio energetico”.
Milano: negozi con le porte chiuse
L’obbligo, che scatterà a partire dal nuovo anno, riguarderà “gli esercizi commerciali, pubblici esercizi e gli edifici aperti al pubblico nei quali è attivo un impianto di climatizzazione invernale o estiva”, per i quali non “sarà ammessa l’apertura costante dei varchi di accesso del pubblico, verso i locali isolati termicamente”.
In una nota di Palazzo Marino, si informa:
“In alternativa alle normali porte sono ammessi dispositivi di ingresso che garantiscono comunque l’isolamento termico degli ambienti come porte a bussola o dispositivi a lame d’aria che evitano la dispersione del calore e lo spreco di energia.
Nello specifico, le barriere d’aria dovranno avere una larghezza non inferiore a quella dell’apertura dell’esercizio e non essere generate tramite resistenze elettrica oltre a garantire una velocità del flusso d’aria al suolo non inferiore a 2m/s.
Nel caso di dispositivi a barriera d’aria installati prima del novembre 2020, data dell’entrata in vigore del regolamento, ci sarà tempo sino al 1° giugno 2022 per l’adeguamento o l’eventuale dismissione degli impianti”.
Evitare sprechi e ridurre le emissioni inquinanti
Non è l’unica novità che porterà il 2022! Infatti, il Comune ha ricordato l’obbligo di allacciamento alla rete elettrica:
“La data del 1° gennaio rappresenta il termine ultimo anche per l’utilizzo di gruppi elettrogeni dotati di motore a combustione interna, alimentati a gasolio o miscela, da parte degli operatori delle attività di commercio non alimentare presenti nei 94 mercati settimanali scoperti e nei 166 spazi extra mercato che vengono occupati con banchi o trespoli per almeno 4 giorni a settimana.
Per questi ultimi operatori sarà obbligatorio l’allacciamento alla rete elettrica”.
Come ha spiegato l’assessora all’ambiente e verde, Elena Grandi, si intende “incentivare il risparmio energetico evitando sprechi e riducendo le emissioni inquinanti, oltre ad avere una valenza di tutela della salute pubblica in questo particolare momento di incremento di contagi, in quanto contribuisce a regolare il flusso e la presenza di persone all’interno delle attività commerciali”.
In particolare questa iniziativa è espressamente indirizzata a minimizzare le dispersioni di calore e, dunque, gli sprechi energetici.