Nonostante la crisi dovuta alla pandemia, Milano continua ad essere attrattiva!
Il 2020 è stato segnato dalla pandemia, con le compravendite immobiliari residenziali calate a Milano del 15,4%, la metà nei restanti comuni della città metropolitana (-7,1%).
Tuttavia, la forza del capoluogo meneghino, capace di attrarre persone e capitali, lascia ipotizzare un aumento per il biennio in corso.
Le previsioni del Rapporto 2021
Nel 2021 le transazioni residenziali saliranno del +20,4% a Milano e 3,8% nella città metropolitana;
per crescere ancora di più nel 2022. Questo è quanto emerso dal Rapporto 2021 sulle trasformazioni territoriali della città metropolitana di Milano, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Risanamento.
L’indagine stima una nuova domanda residenziale, per l’area metropolitana (città inclusa) di almeno 46mila nuove case, nei prossimi 2-3 anni, che dovranno essere realizzate secondo i nuovi bisogni post-pandemia: luce e spazi esterni.
La nuova domanda di uffici è invece pari a 650mila metri quadrati, poiché cambia anche il modo di lavorare, con più spazi e servizi.
Solamente nella città di Milano, le trasformazioni urbane ed edilizie interessano circa 8 chilometri quadrati,
capaci di generare una superficie lorda di 4,25 milioni di metri quadrati, concentrata per poco più della metà nel settore residenziale (2,19 milioni di mq), direzionale (735 mila mq) e commerciale (485 mila mq).
Con un impatto sul mercato immobiliare di circa 13,2 miliardi di euro di valore aggiunto.
Le trasformazioni nella città metropolitana interesseranno, invece, una superficie territoriale di circa 50 chilometri quadrati, capace di generare una superficie lorda di 20,2 milioni di mq, concentrata per quasi la metà nel settore residenziale (9,5 milioni di mq), direzionale/commerciale (3,05 milioni di mq) e produttivo/logistico (5,75 milioni di mq).
Potenzialità di sviluppo
Le potenzialità di sviluppo potranno offrire casa a circa 190mila abitanti teorici, pari a circa 85mila nuovi nuclei familiari, e quasi 75mila posti di lavoro.
Si stima un impatto sul mercato immobiliare di circa 37,5 miliardi di euro di valore aggiunto, concentrato per il 70% nel comparto residenziale.