A Milano un tram bianco in ricordo di Carla Fracci.
Oggi, lunedì 7 giugno inizia a circolare per le strade di Milano il tram dedicato alla memoria della ballerina Carla Fracci, recentemente scomparsa.
La notizia è stata resa nota dal sindaco Beppe Sala attraverso un post Instagram:
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L’idea era stata avanzata proprio da Sala il giorno della scomparsa.
Il tram, che sarà in servizio sulla linea 1, la stessa in cui lavorava il padre della ballerina, è completamente bianco e ha la scritta “Milano per Carla Fracci”.
L’azienda municipale dei trasporti aveva aderito, “trovando” negli archivi una vecchia fotografia della Fracci col padre proprio a bordo di un tram.

Carla Fracci e il padre a bordo del tram 1
Atm ha omaggiato la Fracci con una “scampanellata” di una vettura della linea 1 davanti al Teatro alla Scala nel giorno della camera ardente.
La vita di Carla Fracci a Milano
Fu nel capoluogo lombardo che la Fracci grazie alla notorietà raggiunta guadagnò il suo posto al sole.
Da via Ugo Tommei, tra Porta Romana e Porta Vittoria, dove era cresciuta, la ballerina una volta sposata passò alla centralissima via Santo Spirito, dove aveva un appartamento da cui si scorgevano le guglie del Duomo.
Regina della danza, la Fracci è sempre stata amata dal suo popolo (fatto non solo di ballerini),
ma per qualche motivo dei potenti non si può dire fosse proprio la favorita.
Oltre a vedersi negato il desiderato ruolo di direttrice del corpo di ballo della Scala, in vita ebbe anche l’esperienza di venire sfrattata dalla sua abitazione, di proprietà del Pio Albergo Trivulzio.
Trovò poi riparo in Porta Nuova, sempre con l’inseparabile marito, da cui ebbe il figlio Francesco.
Questa divenne la sua dimora stabile dopo una parentesi romana durata circa dieci anni.
La prima ballerina sembrava non stancarsi mai di Milano: era sempre presente agli eventi, nelle platee dei teatri (non solo i più prestigiosi) e nelle piazze per celebrare occasioni come il 25 aprile.
La si incrociava alle prime della Scala, ma anche al Piccolo di via Rovello e al Carcano di corso di Porta Romana.
“Devi avere più passione, più pietà”, erano state nei mesi scorsi le sue parole durante una lezione ai giovani interpreti dell’ultima Giselle alla Scala. Ed è forse questo il suo più importante insegnamento, che travalica il mondo della danza.
Non basta la tecnica, non basta l’impegno.
È con l’energia del sentimento che Carla Fracci ha fatto amare il balletto anche a chi non lo conosceva per nulla.
E di questo la sua amata Milano le sarà per sempre riconoscente.