Si è svolta ieri Milano la manifestazione a sostegno del popolo colombiano: bandiere e cartelloni con scritto #soscolombia per i soprusi che stanno accadendo ora in Colombia.
La situazione in Colombia
In Colombia, a causa dello sciopero nazionale in corso dal 28 aprile contro la riforma fiscale e contro l’operato del governo, con manifestazioni in molte città del Paese, la repressione del governo è fortissima.
Il bilancio fino ad ora è spaventoso: 27 morti, 426 feriti, 6 violenze sessuali, 12 persone che hanno perso la vista, 726 arrestati. Non si sa quanti siano i desaparecidos.
Secondo la Ong Temblores dal 28 aprile all’8 maggio sono già 47 le persone assassinate. Di queste 39 sono morte a causa della violenza della polizia. Ci sono state 963 casi di arresti arbitrati. Ben 548 casi di persone desaparecidas, secondo i dati ufficiali di Defensoria del Pueblo. Ci sono stati 12 casi di violenze sessuali e 28 vittime di ferite agli occhi. Ci sono state 278 aggressioni da parte della polizia e 1.876 fatti violenti ma potrebbero essercene di più.“
Come succede in questi casi, come qualche mese fa avevano fatto i peruviani e le peruviane: un’immediata chiamata per vedersi in una piazza centrale di Milano, per gridare, per piangere, per stringersi, per dare un segnale, per sentirsi più vicini al proprio popolo, alla propria terra.