Milano: Ieri, 25 maggio, è stato inaugurato l’ADI Design Museum, il museo dell’Associazione Disegno Industriale.
Il museo ospita la collezione storica del Compasso d’Oro, il più antico premio internazionale di design,
che dal 1954 incorona idee, aziende, progettisti finiti nei manuali di storia dell’oggetto.
Una collezione permanente con alcuni dei pezzi più pregiati del design italiano con 8 mostre di approfondimento multitemporale che si pongono in dialogo con la collezione stessa.
Alla cerimonia di apertura tenutasi nel pomeriggio, ha presenziato il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, insieme ad autorità, stakeholders, partner e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di ADI Design Museum.
In seguito le porte si sono aperte ai soci ADI e al pubblico.
I commenti delle autorità
Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha sottolineato il valore di ripartenza, per Milano e non solo, di questa apertura:
“È sempre un giorno di festa quando apre un nuovo Museo, ma dopo questo anno, diventa quasi un simbolo di ripartenza non solo per Milano ma per il Paese intero che ha un grande bisogno di respirare cultura.
Oggi noi siamo qui a ribadirlo attraverso questa apertura.
L’Italia nei momenti di difficoltà ha sempre dimostrato una grande capacità di reazione e sarà così anche con il prossimo futuro.”
Il sindaco Beppe Sala rivolge il suo pensiero al turismo:
“Questo museo è un po’ la ciliegina sulla torta di un’eccellenza milanese.
Avevamo già la Triennale, i musei e le collezioni, ma con questa galleria spero che il turismo legato al design possa tornare di nuovo ai livelli pre Covid.La mia speranza è che con questo fiore all’occhiello ci sarà tanta gente,
quando si tornerà a viaggiare con tranquillità, che verrà a Milano“
Luciano Galimberti, Presidente ADI, approfondisce la questione del percorso temporale:
“Un museo autogenerativo, che si rinnoverà costantemente, ma soprattutto che propone il superamento del percorso temporale lineare, affiancandolo a percorsi che pongono temi, storie, personalità, in una dialettica attorno alla contemporaneità”.
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Il primo museo senza biglietteria
Una delle peculiarità del museo è di essere il primo in Italia a non avere una biglietteria fisica:
l’acquisto dei biglietti potrà essere fatto attraverso l’app sviluppata con la partnership tecnica di Orbital Cultura, oppure tramite sito e, infine, direttamente in loco tramite i mediatori culturali che utilizzeranno degli appositi POS .