Qualche giorno fa ha riaperto al pubblico l’Orto Botanico di Brera.
Una passeggiata tra i fiori e le piante medicinali, nel cuore di Milano, che ha riaperto al pubblico dopo i mesi di chiusura a causa dell’emergenza.
Si trova dietro la Pinacoteca di Brera: un giardino storico e un vero museo all’aperto, un luogo per la tutela della biodiversità e delle specie rare. Un luogo in cui piante esotiche si fondono con gli odori delle piante aromatiche, dove i fiori colorati donano allegria all’ombra di alberi secolari.
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Orto Botanico: orari e biglietti
Il giardino, sotto la gestione dell’Università Statale, sarà aperto con i soliti orari: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18.
Sarà però un’apertura temporanea: dal 27 luglio l’Orto chiuderà fino al 31 agosto per lavori di manutenzione straordinaria.
L’ingresso è gratuito per tutti:
un’occasione per vivere anche una pausa pranzo in un posto magico, tra aiuole, specie esotiche e alberi secolari.
Per accedere bisogna rispettare le norme di sicurezza e indossare la mascherina anche se la visita si svolge in uno spazio esterno.
Gli ingressi potranno essere contingentati in caso di affluenza superiore al consentito, per garantire la distanza di sicurezza fra i visitatori di almeno un metro.
La storia
Luogo di meditazione e di coltivazione per i padri Umiliati fin dal XIV secolo e poi per i Gesuiti, dal XVI secolo.
La creazione di un vero e proprio “Orto Botanico” avvenne nel 1774, dopo lo scioglimento dell’Ordine dei Gesuiti e il passaggio del loro Collegio in mano pubblica.
Si privilegiò l’aspetto didattico e formativo, rispetto a quello ostensivo di specie rare o esotiche, come voluto dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria, che fece di Palazzo Brera un vivace centro culturale della Milano del secondo Settecento, riferimento per l’arte, le lettere e le scienze.
Fu a lungo sede di alta formazione in farmacia e medicina, in particolare centrata sulla coltivazione di specie medicinali.
In epoca napoleonica, con la crescente introduzione di specie ornamentali ed esotiche, l’Orto si è caratterizzato più per gli aspetti decorativi, per tornare successivamente alle sue originarie finalità educative.
Da allora l’Orto ha subito alterne vicissitudini fino al 1935, quando fu annesso all’Istituto Superiore di Agricoltura che, sotto il Ministero della Pubblica Istruzione, lo ha reso competenza dell’Università degli Studi di Milano che tutt’ora lo gestisce.
Sul finire degli anni Novanta, un importante restauro conservativo ha consentito di ripristinare l’antico disegno settecentesco che insisteva sui primi due settori dell’Orto.
Nel 2018, la riqualificazione dell’arboreto ha completato l’azione di restauro dello storico giardino.