Dopo oltre 70 anni di storia, riaffiora da sottoterra un rifugio antiaereo che serviva durante la Seconda Guerra Mondiale a ripararsi dagli attacchi aerei.
La scoperta, avvenuta nei giorni scorsi durante gli scavi per i lavori di Gioia 20, tra via Melchiorre Gioia e via Pirelli, dove sorgeranno due torri destinate al terziario, sembra ricordare che anche per proiettarsi verso il cielo si parte sempre dalla profondità.
A circa 2 metri di profondità e con una lunghezza totale di 13,5 metri di tunnel, venne molto probabilmente costruito come rifugio.
Sui muri scritte che sono quelle tipiche dei rifugi antiaerei che a Milano abbondavano in quel periodo. Infatti, costituivano un punto d’approdo di famiglie e lavoratori che al suono delle sirene fuggivano sottoterra per proteggersi dai bombardamenti: “Vietato fumare”, “Attenzione al gradino”.
Gli scavi del cantiere
Il cantiere, in questo caso, è al centro della riqualificazione di tutta l’area attorno alla fermata Gioia del metrò.
Dopo il ritrovamento del rifugio sotterraneo, fanno sapere gli uffici, è stata presentata regolare denuncia alla Sovrintendenza, come previsto dalla legge.
Il progetto di “Gioia 20” è suddiviso in “Gioia 20 Est”, che prevede una torre alta 98 metri di fronte a “Gioia 22”, e “Gioia 20 Ovest” in cui sorgerà un grattacielo di 64 metri.

Credits: ilgiorno.it