È successo a Milano a tre ragazzi tra i 19 e i 20 anni che avevano appena terminato il loro impegno come volontari per loro attività di volontariato con i clochard. “Già altre volte la polizia locale e i carabinieri ci hanno fermato”, racconta Filippo, uno dei tre ragazzi protagonisti loro malgrado di questa vicenda surreale. Spiega che quella sera, come facevano abitualmente da un paio di settimane, lui e gli altri volontari stavano camminando con mascherina e a distanza di sicurezza in mezzo al parco per andare a prendere l’autobus 73. In altre occasioni “è sempre bastato spiegare che diamo una mano come volontari in via Corelli. Non ci hanno mai chiesto neanche l’autocertificazione”.
Stavano attraversando il parco per andare a prende l’autobus
Invece la sera del 24 aprile è andata in un altro modo. I tre ragazzi che camminavano nel parco sono stati fermati da due carabinieri. I militari dell’arma, poi raggiunti da altri due colleghi, non hanno voluto sentire ragioni. “Non molto lontano da noi – spiega il volontario – c’erano due senza tetto intenti a raccogliere della legna, ma che né io né gli altri due volontari avevamo mai visto. Li hanno messi nel nostro verbale e ci hanno contestato l’assembramento: la multa è di 280 euro a testa che se non paghiamo entro sessanta giorni diventano quasi 500 euro“.