Sono circa 120 su 1.400 i cinema italiani che da oggi torneranno con la programmazione dopo sei lunghi mesi. I numeri, pari al 15 per cento delle strutture in zona gialla (in quelle arancioni e rosse gli schermi resteranno spenti) li consegna all’Agi Simone Gialdini, direttore generale dell’Anec (associazione nazionale esercenti cinema) che, considerando il quadro generale, non li ritiene esigui: “Le condizioni di riapertura sono insostenibili” spiega, elencando il coprifuoco alle 22 che impone l’ultimo spettacolo alle 19,30, il divieto di vendere popcorn e affini e, soprattutto, il fatto che, con la riapertura annunciata solo una decina di giorni fa, “non ci sono molti film da portare in sala, la programmazione delle uscite richiede circa quattro/cinque settimane”.
La rinascita per il cinema
In concomitanza con la riapertura dei cinema in Italia, il ministro della Cultura Dario Franceschini ha parlato dei 300 milioni del Recovery Plan destinati a Luce Cinecittà. “Raddoppieremo Cinecittà e faremo dell’Italia la capofila del mercato audiovisivo continentale. Non è fuori luogo parlare di Hollywood europea“, si è sbilanciato.
Con il cambio dei vertici: ”Una governance di altissimo livello – l’ha definita Franceschini – destinata a garantire il salto di qualità che porta con sé altre scelte, come l’imminente entrata della Cassa depositi e prestiti nella compagine azionaria di Cinecittà”.
La riapertura del Cinema Beltrade
Riapertura alle 6 del mattino per il primo film da zona gialla. Lo storico Cinema Beltrade, situato nella zona nord est della città, ha deciso di aprire la sua sala questa mattina all’alba.
La decisione ha portato alla riapertura della sala con il passaggio della Lombardia in zona gialla, ha dato il via a una minimaratona iniziata alle sei del mattino, con la proiezione di “Caro diario” di Nanni Moretti.
“E’ tutto esaurito per la proiezione dell’alba – ha spiegato Monica Naldi, una delle responsabili -. Abbiamo 70 posti, 90 con i congiunti. Avevamo promesso che avremmo aperto il prima possibile. Da qui l’idea dell’alba perché siamo matti e un po’ è matto anche il nostro pubblico“.
Il cinema Beltrade, così come per altri cinema della città, riparte dopo che è rimasto chiuso dallo scorso 24 ottobre: “Alcuni nostri colleghi sono ancora chiusi perché non è facile organizzare una riapertura in poco tempo – continua Paola Corti -. Eppure la presenza di così tanta gente oggi è segno che le persone vogliono tornare alla libertà, che i milanesi hanno ancora voglia di vedere un bel film“.

Cinema Beltrade