MIND Milano Innovation District: ecco come diventerà l’ex Area Expo
Proseguono i lavori nei cantieri di Mind – Milano Innovation District, il mega-progetto che gli australiani di Lendlease stanno realizzando nell’ex sito Expo a Milano e che comprende il trasferimento in loco dell’ospedale Galeazzi, lo Human Technopole e il Campus scientifico della Statale, tutte funzioni gestite da Arexpo; inoltre si avviano i lavori degli investimenti privati della stessa Lendlease: abitazioni, uffici, hotel e recuperati alcuni padiglioni che furono dell’Esposizione universale.
L’investimento totale della parte privata è pari a 2,5 miliardi di euro. Lendlease, riporta Il Sole 24 Ore, punta a rendere permanenti alcuni edifici esistenti al Village, oltre a Palazzo Italia, già sede di Human Technopole, i ristoranti di Eataly e i cluster dei cereali che saranno convertiti in uffici, laboratori e spazi per il coworking, 10mila metri quadrati nella prima fase a cui se ne aggiungeranno circa 5-6mila nella seconda fase.
Come proseguono i lavori
Nella seconda metà del 2021, prosegue il quotidiano finanziario, si prevede l’avvio degli scavi e dei lavori in altezza a West Gate, area a cui è destinato un investimento di un miliardo di euro e dove sono già stati avviati i lavori di demolizione e smantellamento con l’obiettivo di riciclare il 98% del materiale, la cui prima fase sarà ultimata entro il 2023 con il rilascio di circa 300 unità abitative in modalità built-to-rent.
Le abitazioni sono destinate al bacino di Milano e del Sempione e a chi lavora in Mind. Qui, Lendlease realizzerà in tutto 190mila metri quadrati di uffici, 80mila di residenze e negozi per altri 13mila metri quadrati. In tutto 500 abitazioni destinate ad affitti di media e lunga durata per studenti, professori e medici. Il primo rilascio riguarda 200 unità appartamenti, un mix da monolocali a trilocali.
Come cambierà l’ex area Expo
L’ex Area Expo, dopo l’Esposizione Universale del 2015, che aveva avuto proprio qui il suo cuore pulsante (con oltre 21 milioni di visitatori in 6 mesi), e dopo il progetto temporaneo Experience, grazie al quale l’area ha continuato a vivere in questi anni ospitando concerti, spettacoli ed eventi sportivi, diventerà MIND – Milano Innovation District.
Il Piano Integrato di Intervento proposto da Arexpo Spa, la società che si occupa della valorizzazione e dello sviluppo dell’area, è stato approvato dall’Amministrazione Comunale il 1° febbraio.
Obbiettivo del nuovo distretto della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione milanese – una vera e proprio città nella città – sarà quello di creare un luogo aperto al mondo che «da un lato porterà un polo scientifico di ricerca e incontro tra il sistema pubblico e quello delle imprese, dall’altro un grande parco a disposizione di cittadini, studenti, lavoratori e ricercatori», come dichiarato dall’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran.
Ecco ecco le novità sulla trasformazione del MIND Milano Innovation District:
Il Piano porterà l’insediamento di tre importanti funzioni pubbliche prevalentemente: il nuovo polo ospedaliero IRCCS Galeazzi, il polo di ricerca per le Scienze della vita Human Technopole e il Campus dell’Università Statale. Il tutto si svilupperà all’interno di un grande Parco Tematico Scientifico Tecnologico di 650mila metri quadrati, oltre la metà dell’intera superficie dell’area.
Il nuovo polmone verde – che diventerà uno dei parchi lineari più grandi d’Europa – si dipanerà lungo i già esistenti Cardo e Decumano con aree dedicate allo sport, all’acqua e al cibo e si porrà in continuità con i parchi di Cascina Merlata e Farini. Ai 13.183 alberi e agli oltre 67.000 arbusti piantumati per Expo 2015 si aggiungeranno circa 3.500 nuovi alberi.
Sarà inoltre realizzata una fermata della Circle Line, aggiuntiva rispetto a quella già prevista a Stephenson nell’ambito dell’Accordo di Programma Scali Ferroviari.
Oltre alle tre grandi funzioni pubbliche, che si insedieranno su 317.000 metri quadrati di superficie lorda di pavimentazione, il Piano destina 90.000 metri quadrati di slp alla funzione residenziale, 15.000 metri quadrati al ricettivo, 30.250 metri quadrati al produttivo, 305.000 metri quadrati al terziario e direzionale, 35.000 metri quadrati al commerciale con esercizi di vicinato e medie strutture di vendita.
Il soggetto Attuatore si impegna inoltre a realizzare una quota non inferiore a 30.000 metri quadrati di housing sociale, anche nella forma di residenza universitaria.