La notte degli Oscar 2021: questa notte le premiazioni
In un anno in cui i cinema di tutto il mondo sono stati costretti ad arrendersi all’epidemia, la Notte degli Oscar, che avrà luogo stanotte in una cerimonia in presenza alla Union Station di Los Angeles, esce finalmente dall’hollywoodcentrismo nel quale era imprigionata da decenni per aprirsi a quello che Niccolò Ammaniti definirebbe «il Fuori».
Il fatto che i premi, a causa del Covid e del blocco delle produzioni, si siano allontanati dai titoli più commerciali – quest’anno non c’è un Joker o un A star is born a smuovere le folle, per intenderci – può essere visto in due modi, uno più positivo e l’altro più negativo.
Quello positivo è che film più piccoli come Minari e The Father hanno potuto giovare di una visibilità che forse, in condizioni normali, non avrebbero avuto.
Quello negativo è che il grande pubblico rischia di considerare gli Academy Awards come un premio elitario dove a cantarsela e a suonarsela da soli sono solo i candidati escludendo il vero motore che muove il cinema, ossia gli spettatori paganti.
Oscar 2021: in pochissimi hanno visto i film candidati a causa del Covid
Il problema degli Oscar 2021 è che sono pochissimi ad aver visto i film candidati e a poter partecipare attivamente al dibattito che, qualche anno fa, era garantito grazie a titoli di richiamo come La La Land e Bohemian Rapsody cui quasi tutti, nel bene e nel male, avevano dato uno sguardo.
Come, però, ha notato il critico del New York Times A.O. Scott, forse era proprio il caso che, dopo la vittoria di Parasite, il primo film non in lingua inglese a vincere come Best Picture, Hollywood si accorgesse degli stimoli esterni e delle piattaforme che, quest’anno, sono state l’unico mezzo per permettere a molti titoli di uscire.
Quando sali su una bicicletta, d’altronde, conviene pedalare, ed è da qui che gli Oscar numero 93 ripartono: da una cerimonia più intima che rinuncia allo sfavillio del Dolby Theatre per una cornice più informale alla Union Station, e da una serie di record che, si spera, possano tenere viva l’attenzione della stampa internazionale.
L’edizione dei record
È la prima volta che due donne, Chloé Zhao ed Emerald Fennell, gareggiano per la Miglior Regia alla serata degli Oscar: una cosa straordinaria se pensiamo che, nella storia degli Oscar, solo 5 donne hanno ottenuto la nomination, inclusa la nostra Lina Wertmüller, che con il suo Pasqualino Sette Bellezze fu la prima.
È la prima volta che un’attrice afroamericana, Viola Davis, data per favorita grazie al ruolo di Ma Rainey in Ma Rainey’s Black Bottom di George C. Wolfe, raggiunge 4 nomination.
È la prima volta che una donna cinese, sempre Chloé Zhao, concorre contemporaneamente per Regia, Film, Sceneggiatura e Montaggio.
È la prima volta che un attore asioamericano, Steven Yeun, viene nominato come Miglior Attore. Ed è la prima volta che un’attrice coreana, la formidabile Yoon Yeo-jeong, è candidata come Miglior Attrice Non Protagonista (premio che, quasi sicuramente, vincerà dopo il SAG e il Bafta).
Laura Pausini si esibirà dal vivo durante la Notte degli Oscar 2021
A questi Oscar post-pandemici, l’Italia si fa sentire grazie a 3 categorie: quella per la Migliore Canzone Originale che, dopo il Golden Globe, potrebbe finire nelle mani di Laura Pausini, di Niccolò Agliardi e di Diane Warren per Io sì (Seen), colonna sonora del film di Edoardo Ponti La vita davanti a sé con Sophia Loren; quella per i Migliori Costumi realizzati da Massimo Cantini Parrini e quella per il Miglior Trucco messo a punto da Mark Coulier, Dalia Colli e Francesco Pegoretti per il Pinocchio di Matteo Garrone.
Naturalmente le speranze sono tutte intorno alla Pausini, che canterà il brano non dal vivo durante la cerimonia, ma in un contributo video registrato sulla terrazza dell’Academy Museum of Motion Pictures, che ospiterà tutti i candidati per la migliore canzone tranne Húsavík, che verrà registrata in Islanda.