Al termine di una lunga giornata scandita da riunioni politiche e tecniche il governo decide di varare nuove misure per contenere i contagi da Covid-19. Infatti, allo scoccare della mezzanotte dell’Epifania scadrà il Decreto Natale e servirà un provvedimento-ponte, un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, per la fascia temporale che inizia il 7 e termina il 15 gennaio.
LA PROPOSTA
Roberto Speranza sostiene: “La terza ondata arriverà e bisogna organizzarsi”. La curva epidemiologica in salita e l’Rt che in alcune regioni continua a crescere, convincono anche che sia opportuno modificare subito i parametri per la definizione delle fasce gialle, arancioni e rosse. Scopriamole insieme:
- Zona gialla: negozi aperti; bar e ristoranti aperti fino alle 18; consentiti gli spostamenti; coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.
- Zona arancione: negozi aperti; bar e ristoranti chiusi tranne che per il delivery e asporto tra le 5 del mattino e le 22; libertà di movimento solo all’interno del proprio comune, salvo deroghe; coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.
- Zona rossa: negozi, ristoranti e bar chiusi; aperti solo negozi di genere alimentare e di prima necessità; possibilità per ristoranti di delivery e asporto tra le 5 del mattino e le 22; divieto di uscire salvo che per motivi di lavoro, salute e necessità; una sola visita consentita al giorno ad amici e parenti (massimo due ospiti); coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.
LA ZONA BIANCA
La zona bianca è la più desiderata ed è stato il ministro Dario Franceschini a proporre questo cambiamento “per dare una nuova speranza ai cittadini”. La zona bianca entrerebbe in vigore dal 15 gennaio nelle fasce meno rischiose, e comporterebbe la riapertura di luoghi della cultura come musei, teatri, sale da concerto e cinema. I bar e i ristoranti lavorerebbero senza limiti di orario e anche piscine e palestre tornerebbero a funzionare a pieno ritmo. Sempre però mantenendo le regole base di contenimento, come mascherina obbligatoria, distanziamento e divieto di assembramento.