Il limite di 4 persone a tavola al ristorante e al bar non piace a nessuno.
Oggi, giovedì 3 giugno è previsto un tavolo tecnico in cui sarà affrontata la tematica, insieme alle altre direttive per le regioni in zona bianca.
Le regioni giudicano troppo restrittiva il provvedimento stabilito dall’ufficio legislativo del ministero per gli Affari regionali sulla riapertura degli esercizi di ristorazione, secondo il quale il consumo di cibo e bevande è consentito per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che siano tutte conviventi.
Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle regioni,
ha inviato una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza in cui esprimeva il desiderio dei governatori di una regola meno severa.
L’incontro di oggi
I tecnici del governo sono al lavoro per trovare una soluzione ed è probabile che oggi si arrivi ad un compromesso su quante persone possano mangiare insieme in bar e ristoranti nelle regioni in zona gialla e bianca:
una possibile soluzione potrebbe essere quella di lasciare il limite di 4 commensali all’interno dei locali, e tavolate senza limiti di persone nei posti all’aperto. Ma nulla è ancora ufficiale!
Fonti delle regioni fanno sapere che il tavolo tecnico del governo segue la richiesta in tal senso inviata ieri dalla conferenza delle regioni.
“L’ipotesi del limite di 4 al chiuso non è stata proposta ufficialmente alle regioni e non trova riscontro.
Nelle interlocuzioni ieri sera si è fatto presente che,
considerato come le decisioni assunte sino ad ora (linee guida in primis)
siano sempre state condivise in un clima assolutamente collaborativo e di rispetto istituzionale,
ha sorpreso che l’interpretazione del governo sul tema sia avvenuta in maniera autonoma”.
La mascherina al ristorante ed altre regole
Nei giorni scorsi erano emerse altre linee guida diffuse dal Comitato tecnico scientifico, con indicazioni anche sull’uso della mascherina al ristorante.
La proposta di indossarla sempre, anche quando si è seduti al tavolo, tranne quando si mangia o si beve, come suggerito dal Cts, aveva suscitato diverse polemiche. L’idea sembra sia stata scartata.
La mascherina, infatti, può essere tolta al tavolo anche se non si sta mangiando o bevendo.
Tavoli distanziati
Il Cts aveva sottolineato anche che per la ristorazione occorre “definire il numero massimo di presenze contemporanee (all’aperto e soprattutto al chiuso) in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria e alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita”.
I tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti sia al chiuso che all’aperto.
Accesso preferenziale tramite prenotazione e mantenimento dell’elenco dei clienti per almeno due settimane.
I gestori dei locali devono inoltre far in modo che non si creino assembramenti fuori dai locali e far rispettare il distanziamento sociale tra persone che non appartenenti allo stesso gruppo.
Menù
Regole invariate per i menù:
devono essere consultabili con Qr code, oppure devono essere stampati su carta plastificata in modo da poter essere disinfettati dopo l’uso.
Igienizzanti
Un’altra raccomandazione è quella di “rendere disponibili e obbligatori prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e per il personale anche in più punti del locale”.