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“Se apriamo falliamo”, la protesta dei commercianti di Milano
Pasquale Marcone
6 Maggio 2020

La piazza dell’Arco della Pace a Milano è stata riempita di sedie vuote con i cartelli “Se apriamo falliamo: io non apro”.

Ristoratori e gestori di bar scendono simbolicamente in piazza a Milano per chiedere regole chiari e interventi immediati al governo sul loro futuro: sedie vuote posizionate all’Arco della Pace a rappresentare le attività commerciali delle oltre 2mila attività che ha aderito all’iniziativa. Cinquanta i commercianti presenti che hanno denunciato: “Non si può sopravvivere col delivery, ci sono le bollette e gli affitti da pagare oltre agli stipendi dei dipendenti – spiega il portavoce della protesta – se apriamo falliamo”.

È questa la protesta dei ristoratori e dei gestori dei bar milanesi, che chiedono regole chiare nella Fase 2 per la riapertura dei loro locali.

Le sedie vuote rappresentano simbolicamente “quello che potrebbe succedere ai nostri locali, quello di cui abbiamo paura” dichiarano i presenti, in rappresentanza di oltre duemila attività del territorio milanese. “Chiediamo regole certe per riaprire presto, per non creare problemi per i nostri dipendenti e i nostri clienti – ha dichiarato il ristoratore Alfredo Zini – e anche di rivedere quelli che sono i costi strutturali, perché non si può pensare a un fondo perduto di qualche migliaia di euro, i costi saranno maggiori per garantire soprattutto l’occupazione. Quello ci preoccupa di più oggi è mantenere l’occupazione dei nostri dipendenti che non sono solo dei numeri, ma sono quelli che trasmettono ai nostri clienti l’emozione delle nostre cucine e del nostro servizio”.

“Noi vogliamo pagare, non vogliamo assistenzialismo – ha aggiunto Zini – ma i costi devono essere riparametrati a media e lunga scadenza su quello che è un evento unico, non si può pensare che si risolva tutto calcolando due mesi. In termini di fatturato interesserà tutto il 2020, e anzi la situazione sarà probabilmente più drammatica più avanti perché bisognerà capire quanta gente perderà il lavoro”. Alla manifestazione questa mattina hanno partecipato, secondo gli organizzatori, almeno un centinaio di persone “anche se avevamo consigliato di non essere presenti per evitare assembramenti” ha precisato Zini.

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