Milano, pronostici positivi per il turismo milanese: + 32% di turisti, ma mancano gli asiatici.
La catena di ostelli, Ostello Bello, fondata nel 2011 da un gruppo di professionisti milanesi riapre e scommette sul futuro; ha usufruendo del lockdown per lavorare ai nuovi ostelli di Genova, Firenze e Roma, ai quali seguirà Palermo. Una scelta coraggiosa presa in uno scenario in continua evoluzione.
Carlo dalla Chiesa, AD del gruppo ha spiegato i motivi di questa scelta:
“Abbiamo deciso di buttare il cuore oltre l’ostacolo.
Ci hanno spinti l’amore per il nostro progetto e il senso del dovere: quando le cose si fanno difficili ci si rimbocca le maniche. Abbiamo raccolto i frutti di 10 anni di lavoro e di sacrifici e di una gestione molto oculata, sostenuta da una visione di lungo periodo”.
Precedentemente alla pandemia, Milano stava vivendo un momento d’oro dal punto di vista del turismo con 7,4 milioni di visitatori in città nel 2019, in crescita del 9% rispetto al 2018.
Anche se Milano non ha mai superato le città d’arte come Venezia e Roma.
Previsioni per l’estate
Secondo l’analisi predittiva dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche di Unioncamere a luglio e agosto la presenza di stranieri in Italia segnerà un aumento del 32% rispetto agli stessi mesi dello scorso anno.
Dalla Chiesa non si sbilancia molto:
“Intanto possiamo dire che se avessi una catena di business hotel sarei più preoccupato perché i cambiamenti del mondo del lavoro impongono grandi interrogativi.
I nostri clienti hanno in media 25 anni, e i giovani sono l’avanguardia: sono vaccinati e pronti a viaggiare. Anche se Milano è inserita nel circuito delle metropoli internazionali, nelle ultime settimane abbiamo registrato un terzo di presenze in meno rispetto al 2019;
mentre Genova, che ha il mare, sta andando meglio e Firenze soffre come tutte le città d’arte.
A Milano quest’anno non c’è divertimento: non ci sono concerti, spettacoli, feste e le discoteche sono chiuse.Si è accorciato il tempo medio delle prenotazioni: il 40% dei clienti prenota solo il giorno prima di arrivare quindi è difficile fare previsioni (…).
Posso dire che siamo preoccupati: abbiamo scommesso, è necessario stare con gli occhi aperti e i piedi per terra”.
Come sono cambiati i flussi degli stranieri?
“Sono scomparsi gli asiatici, che rappresentavano il 30% della nostra clientela: giovani, venivano a Milano per lo shopping e per San Siro.
In città si discute di abbattere lo stadio quando ci sono turisti che venivano apposta per fare una visita e un selfie davanti al Meazza. Ecco io rifletterei su questo anche in termini di attrattività di Milano”.
In aumento anche gli americani: turisti benestanti vaccinati che hanno voglia di viaggiare; e poi non mancano gli inglesi, i francesi ed i tedeschi.