A partire dal 10 giugno tutti potranno prenotarsi per la vaccinazione contro Covid-19. Nessuna restrizione per fasce d’età.
Invece, dal 3 giugno sarà la volta dei maturandi. E a breve arriverà il via libera dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) al vaccino anti Covid per bambini e ragazzi da 12 anni in su.
I vaccini liberi per tutti dal 10 giugno
Il generale Francesco Paolo Figliuolo ha firmato una circolare che sancisce l’apertura totale delle prenotazioni entro il 10 giugno. Ciò significa che non ci saranno più restrizioni relative alle fasce d’età: tutti gli italiani potranno così prenotare la vaccinazione anche se hanno meno di 40 anni.
Dando così un’accelerazione alla campagna vaccinale in vista dell’estate.
Per adesso però le bocche sono cucite. Perché Figliuolo vuole dare ancora tempo alle regioni di arrivare a immunizzare (o almeno a offrire la vaccinazione) quelli che finora non si sono presentati o non hanno chiesto l’appuntamento. Perché sono impossibilitati a raggiungere l’hub vaccinale o perché sono ostili nei confronti dei sieri. La priorità quindi rimarrà ancora per una quindicina di giorni quella di vaccinare gli over 60. Poi scatterà il liberi tutti.
Attraverso le farmacie, le aziende, gli hub vaccinali. Che già adesso in alcune regioni aprono agli over 30. Succede in Lombardia, mentre il Lazio ha annunciato che vaccinerà i maturandi e l’Emilia-Romagna aprirà centri nelle aziende per i lavoratori.
La seconda dose del vaccino in vacanza
Al momento vi sono differenze a livello regionale.
In Alto Adige tutti i cittadini che hanno compiuto i 18 anni potranno prenotarsi per la vaccinazione, dopo che ormai più della metà degli altoatesini tra i 40 e 49 anni ha ricevuto il primo shot, sono prenotati per la vaccinazione o sono guariti dall’infezione. In Sicilia è invece partita l’immunizzazione dei ragazzi che affronteranno l’esame di maturità il prossimo 16 giugno.
E ieri il rapporto dell’Aifa su Vaxzevria di AstraZeneca e Janssen di Johnson & Johnson ha dato l’ok alla seconda dose del siero anglo-svedese.
Il Gruppo di lavoro Emostasi e Trombosi dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ritiene che “il completamento della schedula vaccinale rappresenti la strategia di contrasto alla diffusione del virus Sars-Cov-2 che garantisce il migliore livello di protezione“.
Sempre ieri i risultati di una ricerca sulla somministrazione di due dosi diverse fatta in Spagna hanno sancito che l’immunizzazione migliora. Gli effetti collaterali non sono stati diversi, o più o meno gravi e frequenti. Ma in compenso, sembra il mix abbia aumentato e potenziato la risposta anticorpale.
Il motivo di questa curiosa situazione lo ha spiegato l’immunologa Antonella Viola: “Ci si aspettava che utilizzare vaccini differenti potesse funzionare bene, perché comunque tutti i vaccini che stiamo usando prendono la stessa proteina come bersaglio. Può cambiare eventualmente la tecnologia che aiuta il vaccino a entrare nelle cellule, come succede tra AstraZeneca e Pfizer“.