Due giorni fa, il 17 Febbraio 2022 a Milano c’è stata una nuova protesta, che vede come protagonisti gli agricoltori e gli allevatori.
Questa volta nella città di Milano, in Corso Manforte, scendono in piazza due nuove classi sociali, quella degli agricoltori e quella degli allevatori. Infatti, circa cento lavoratori si sono spostati dalle campagne alla città.
La protesta non si è svolta solo a Milano ma anche a Roma, Firenze, Cagliari, Palermo e Piacenza.
I protestanti non sono arrivati soli. Invece, sono giunti nel milanese con mucche e trattori.
Perché agricoltori e allevatori hanno deciso di istituire una protesta?
I manifestanti hanno risposto a questa domanda, dichiarando:
“Se i prezzi per le famiglie corrono, i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori non riescono neanche a coprire i costi di produzione. Con il balzo dei beni energetici che si trasferisce a valanga sui bilanci le imprese agricole sono costrette a vendere sottocosto”.
A maggior ragione, hanno denunciato: “una situazione insostenibile che mette a rischio le forniture alimentari del Paese garantite da 740mla imprese agricole che non hanno mai smesso di lavorare durante la pandemia ed ora sono strozzate dalle speculazioni come conferma l’analisi Ismea sul prezzo del latte pagato agli allevatori molto al di sotto del costo medio di produzione salito nelle stalle a 46 centesimi al litro”.
Per dimostrare quello che stanno vivendo i protestanti hanno esposto le bollette, le materie prime ed tutte le fonti energetiche di cui loro potrebbero usufruire gratuitamente, come il fotovoltaico. Infatti, agricoltori ed allevatori hanno visto dei costi di produzione in forte crescita.
Quindi, si sono mobilitati chiedendo dei cambiamenti immediati. L’associazione chiede un aiuto nei confronti di questi lavoratori, tramite le risorse de Pnrr che sono già state stabilite proprio per sovvenzionare agricoltori ed allevatori.
Infine, sono stati guidati da Coldiretti, ossia la Confederazione Nazionale dei Coltivatori Diretti.