Via alla sperimentazione di nuove tecniche di bonifica a Milano.
Continuate a leggere per scoprire l’innovazione del fitorisanamento!
Bonifica a Milano: tecniche sperimentali
Milano, si sa, è sinonimo di innovazione.
La sperimentazione e l’avanguardia sono caratteristiche che vengono applicate in molti ambiti e settori della nostra città.
Oggi vi parliamo di una sensazionale tecnica di bonifica che avviene tramite azioni di fitorisanamento e che è volta al ripristino e alla restituzione di spazi verdi.
Le azioni di fitorisanamento, infatti, permettono di ridurre la contaminazione grazie alla presenza di diverse specie di piante, alberi e arbusti.
Con l’obiettivo di risanare terreni e acque, si sfrutta l’attività biologica dei vegetali e la crescita della flora batterica.
In tal modo, si evita l’impiego di agenti inquinanti come mezzi meccanici e trasporti di materiali.
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Accordi tra Comune di Milano e l’università Bicocca
La sperimentazione coinvolgerà sia il comune di Milano, sia il dipartimento di scienze dell’ambiente e della terra dell’Università degli studi di Milano Bicocca, meglio noto come Disat.
Il Disat metterà a disposizione le competenze per quanto riguarda le “soluzioni naturali”, oltre a garantire la propria supervisione scientifica ed eseguire le indagini dei suoli.
Per ora, sono state approvate dalla giunta le linee guida per l’avvio del progetto, su cui l’assessora all’ambiente Elena Grandi dice:
“L’accordo ci permetterà di portare per la prima volta su una scala più ampia gli interventi di fitorisanamento che finora hanno riguardato solo progetti pilota in ambito sperimentale. Si tratta dei primi interventi su aree pubbliche volti ad adottare tecniche di Nature Based Solutions (NBS), basate cioè sull’utilizzo di specie vegetali dette iperaccumulatrici in grado di avviare processi biologici di riduzione della contaminazione dei suoli. La collaborazione con l’Università Bicocca, polo di eccellenza in materia, rappresenta un ottimo esempio di cooperazione tra enti pubblici che porterà vantaggi ai milanesi in termini di recupero di suoli inquinati e garantirà all’università informazioni importanti per far avanzare la ricerca nel campo del fitorisanamento”
Voi cosa ne pensate di questa importante innovazione a Milano?
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