Sarà un decreto a rendere obbligatorio il green pass per entrare in tutti i luoghi dove possono crearsi affollamenti.
Oggi, dopo aver analizzato i dati del monitoraggio settimanale sull’andamento della curva epidemiologica, il governo metterà a punto le linee del provvedimento da discutere nella cabina di regia che sarà convocata martedì prossimo.
A preoccupare è la risalita dei contagi ma soprattutto il tasso di positività aumentato a causa della variante Delta. I
In attesa dei nuovi parametri per la classificazione delle aree a rischio alcune Regioni — la Sicilia ha già provveduto — decidono di blindarsi con ordinanze che impongono tamponi a chi arriva dall’estero.
Stadi e concerti
Ovunque ci sia un affollamento il green pass sarà obbligatorio. E ciò renderà possibile far entrare un maggior numero di persone negli stadi, ai concerti, nelle sale degli spettacoli addirittura raggiungendo la capienza del 100 per cento. Indispensabile anche per partecipare a eventi pubblici e convegni.
Confermato per i banchetti che seguono le cerimonie civili o religiose. In questo caso i controlli non possono essere affidati, almeno per il momento, ai gestori dei locali ma sono possibili verifiche da parte delle forze dell’ordine e per chi non dimostrerà di essere in regola scatterà la contravvenzione.
I trasporti
Bisognerà avere la certificazione per viaggiare sui treni a lunga percorrenza e in aereo, anche se sono dotati del sistema di areazione verticale, mentre non è prevista la stessa misura per il trasporto pubblico. Se non sarà trovata una soluzione su autobus e metropolitane rimarranno dunque le attuali regole e la capienza dovrà essere limitata, per garantire il distanziamento di almeno un metro tra i passeggeri.
Ristoranti al chiuso
Sarà il confronto all’interno della cabina di regia del governo a sciogliere il nodo sull’obbligo di green pass per i ristoranti al chiuso. Sembra però evidente che, di fronte a una risalita di contagi tali da far rischiare le chiusure previste per le zone arancioni o rosse, si sceglierà di far entrare in vigore la regola proprio per garantire alle attività di continuare a lavorare.
Tamponi e quarantena
L’obbligo di quarantena di 5 giorni per chi arriva dall’estero sarà valutato nei prossimi giorni esaminando la curva epidemiologica di quei Paesi.
In Sicilia il governatore Nello Musumeci ha già firmato un’ordinanza che rende il tampone “obbligatorio per chi arriva da Spagna e Portogallo e a coloro che nei 14 giorni precedenti vi hanno soggiornato o transitato”. Una decisione che potrebbe essere presa da altri presidenti di Regione.