Fino al 21 luglio sono stati 423 i decessi per Covid in vaccinati con ciclo completo e rappresentano l’1,2% di tutti i decessi Sars-CoV-2 positivi.
Nel totale di decessi avvenuti dallo scorso 1 febbraio (35.776).
È stata scelta come data indice perché corrisponde alle 5 settimane necessarie per il completamento del ciclo vaccinale a partire dall’inizio della campagna.
L’analisi
L’analisi è basata su un campione di 70 cartelle cliniche dei 423 decessi Sars-CoV-2 positivi avvenuti fino al 21 luglio 2021 in vaccinati con ciclo vaccinale completo (16,5%).
Nel campione dei deceduti con ciclo vaccinale completo l’età media risulta decisamente elevata (88,6 vs. 80 anni). Inoltre, il numero medio di patologie osservate in questo gruppo di decessi è di 5,0 (mediana 5, deviazione standard 2,2), molto più elevato rispetto ai decessi della popolazione generale. Dopo l’insufficienza respiratoria acuta, le sovrainfezioni sono le complicanze maggiormente diffuse nelle persone decedute con ciclo vaccinale completo. Terapia antibiotica e steroidea sono le terapie più utilizzate su questi pazienti.
“I risultati qui presentati possono avere due possibili spiegazioni.
In primis, i pazienti molto anziani e con numerose patologie possono avere una ridotta risposta immunitaria e pertanto essere suscettibili all’infezione da Sars-CoV-2.
In secundis, questo risultato può essere spiegato dal fatto che è stata data priorità per la vaccinazione alle persone più anziane e vulnerabili”.