Facebook ha ufficializzato la partenza di Live Audio Rooms.
Simile a Clubhouse per modalità di fruizione e organizzazione dei contenuti, per ora le stanze audio dal vivo sono disponibili solo negli USA.
Personaggi popolari, contraddistinti dalla spunta blu, e gruppi, possono già accendere le loro stanze tematiche, dove far parlare un massimo di 50 persone in contemporanea.
Le differenze fra Clubhouse e Live Audio Rooms
Clubhouse limita il numero di speaker a seconda del pubblico presente.
Altro elemento distintivo con l’app, è l’opportunità di tenere delle conversazioni “sponsorizzate” o no-profit. All’interno delle stanze e delle chat saranno infatti presenti dei pulsanti con cui acquistare qualcosa o sostenere una particolare causa. Su Clubhouse, ad oggi, gli utenti possono portare avanti operazioni del genere ma linkando manualmente i siti di riferimento.
Inoltre, i creatori potranno decidere se una stanza è ad ingresso libero o a pagamento, una tantum o in abbonamento, un’occasione in più per monetizzare il loro lavoro. Le Live Audio Rooms possono essere create sia nei gruppi privati che in quelli pubblici, ma nel primo caso, l’accesso è limitato ai soli membri del gruppo.
Gli utenti di Facebook possono ricevere avvisi sull’arrivo di una nuova Live Audio Room tramite il News Feed, sia sull’app di Android che iOS. Al momento, non ci sono notizie circa la disponibilità in altri paesi.
Come funziona?
Facebook Live Audio Rooms è integrato nelle app per Android e iOS e vi si accede con il profilo Facebook.
L’interfaccia è divisa in due grandi sezioni: la parte alta è riservata agli organizzatori della chat (fino a un massimo di 50 oratori), mentre quella bassa ai partecipanti (illimitati). Chi sta parlando viene indicato chiaramente da un cerchio luminoso attorno alla sua immagine del profilo.
Su Live Audio Rooms vi è la possibilità di usare i sottotitoli automatici in tempo reale e quella di condividere tramite Facebook una chat audio. Le chat create o condivise nei gruppi privati sono aperte solo ai membri dei gruppi stessi, quelle nei gruppi pubblici sono accessibili a tutti.