L’Italia verso la zona bianca
Italia in ‘giallo’ da lunedì 24 maggio. Ma alcune regioni puntano ad allentare ancora di più le misure restrittive: tutte le ipotesi
C’è una data chiave attorno alla quale ruota il “sogno” non più tanto proibito di milioni di lombardi: il 14 giugno, giorno in cui Milano e l’intera Lombardia potrebbero passare da zona gialla a zona bianca. Un “trasloco” di colore che vorrebbe dire molta più libertà per tutti i cittadini e soprattutto, naturalmente, una minore circolazione del coronavirus e, dunque, ospedali più vuoti.
Per ottenere, diciamo così, la zona bianca occorrono tre settimane con contagi sotto la soglia dei 50 ogni 100mila abitanti, quindi un minor rischio epidemico. Visto l’andamento della “curva” dei contagi e considerando il buon ritmo della campagna vaccinale, la speranza di arrivarci il 14 giugno è piuttosto reale.E la Lombardia?
La Lombardia potrebbe rientrare nella terza data, ovvero il 14 giugno. Le variazioni percentuali dei nuovi casi (sui sette giorni) sono venerdì al giovedì al -5,8%, mercoledì al 3,8%, martedì al 2,6%. Si potrebbe ipotizzare un’incidenza sotto ai 50 casi dalla prossima settimana: così facendo, partirebbero le tre settimane da “under 50” previste del decreto, e quindi la zona bianca dal 17 giugno.
Le regole in zona bianca
Cosa cambia tra zona gialla e zona bianca? Fermo restando il rispetto del piano di riaperture definito dall’ultimo decreto, resterebbero in vigore soltanto le regole comportamentali, e ci si lascerebbe alle spalle anche il coprifuoco.
Rimarrebbe l’obbligo di indossare le mascherine, ma per il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, quando sarà raggiunto l’obiettivo del 50% della popolazione vaccinata con almeno una dose “la mascherina all’aperto, laddove non c’è assembramento, può essere tolta”. Rimarrà l’obbligo al chiuso, ma, probabilmente, nel caso in cui tutte le persone presenti siano vaccinate, la mascherina non sarà d’obbligo.
Nella zona bianca resta in piedi il divieto di assembramento, nonché il rispetto del distanziamento personale e del contingentamento, in conformità alle linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive attualmente in vigore, con possibilità di modularne l’esercizio in aumento oppure in diminuzione, secondo l’andamento epidemiologico della pandemia, fatta eccezione per le zone puntualmente interdette con ordinanze sindacali, a seguito della dichiarazione di rischio di diffusione virale.
L’unico esperimento di zona bianca risale al febbraio scorso, quando toccò alla Sardegna: il Governo avrebbe così voluto tentare una prima e forte riduzione delle restrizioni. Ma andò male: tempo una settimana e la regione fu costretta a chiudere tutto, a tornare in zona rossa (ma poi arancione e gialla).