La Milano Design Week e le nuove tendenze di arredamento protagoniste del terzo episodio del podcast “La Milanese”. Ospiti Andrea Castrignano e Nina Yashar.
Salone del Mobile protagonista di un podcast
Il Salone del Mobile e il FuoriSalone di Milano sono sulla bocca di tutti. Gli eventi dedicati al design che raggiungono e colorano ogni angolo della città hanno conquistato proprio tutti, anche i non addetti ai lavori.
Era dunque impossibile non aspettarsi commenti a riguardo da parte di Michela Proietti, autrice del podcast “La Milanese” (che è anche diventato un libro, edito da Solferino Libri).
Proprio nei giorni dell’assalto alla città meneghina in occasione della fiera del mobile, “La Milanese” ha infatti diffuso un dialogo sul design e i nuovi trend e idee per arredare casa con Andrea Castrignano, interior designer, e Nina Yashar, gallerista e fondatrice di Nilufar (in via della Spiga).
Nel terzo episodio del format (l’ultimo è “Le case delle Milanesi”, rilasciato ieri 8 giugno), viene descritto un interessante cambio di rotta nella gestione degli spazi della casa milanese, osservato nelle esposizioni della fiera internazionale del mobile di Milano.
La nuova casa milanese
In particolare, come illustra Yashar:
“In passato si dava all’ingresso una certa importanza: spesso c’era il bel tavolo, ma anche dell’Ottocento o Biedermeier o Impero, con sopra un bel vaso di fiori Venini: era un pochino la presentazione della casa della classica donna milanese. Negli ultimi anni un luogo della casa è diventato particolarmente domestico ed è la cucina. Esistono queste cucine meravigliose, costose, importantissime, che diventano proprio dei luoghi di ricevimento: un secondo salotto della casa”.
Il nuovo punto focale, il nuovo centro di convivialità dell’abitazione, è la cucina. La quale deve adeguare il proprio aspetto di conseguenza: bella e accogliente, al fine di adempiere alla nuova funzione che riveste. E con essa, anche l’intera casa, come spiega Castrignano.
“La casa della Milanese è una casa che ospita, quindi assolutamente ha bisogno di avere quel giusto appeal: la casa ti dice chi sei.”
Meglio se si aggiunge un tocco personale ai suoi ambienti.
“Siamo in un momento dove la milanese si vuole esprimere. Prima c’era la tendenza di prendersi il grande architetto e avere una casa con un taglio che a volte non ti rappresentava. Era la casa dell’architetto. Oggi sempre di più c’è la voglia dell’unicità. Un nuovo focus su se stessi che nasconde anche qualche stravaganza.
Una casa che si rinnova col cambiamento dell’assetto familiare.
“Appagata dal palcoscenico social, la milanese cerca in casa il suo angolo segreto. Abbiamo tante amiche che ormai hanno i figli grandi e le loro camerette sono diventate le nuove cabine armadio: così usciti i ragazzi di casa la milanese si riprende spazio per scarpe e borse”.