In Lombardia 78 comuni si ritrovano con i campi inquinati a causa di fanghi tossici.
Divieto d’accesso alle aree messe sotto sequestro e divieto di raccogliere il granoturco cresciuto sui terreni:
queste le prime direttive da seguire, in quanto i campi sarebbero stati trattati con gessi potenzialmente tossici della Wte.
È stato avviato un procedimento amministrativo per l’ordinanza di rimozione dei rifiuti da parte della ditta ritenuta responsabile.
La vicenda riguarda la Wte, azienda bresciana finita nell’occhio del ciclone per traffico illecito di rifiuti, discarica abusiva, getto pericoloso di cose (in specie molestie olfattive) nell’inchiesta ha portato a 15 persone indagate, impianti sequestrati insieme a 12 milioni di euro.
L’accusa, in particolare, riguarda l’illecito spargimento di gessi da defecazione non adeguatamente trattati.
Dove sono i comuni coinvolti?
In Lombardia sono 78 i Comuni coinvolti:
31 Comuni del Bresciano, 14 del Cremonese, 11 del Milanese, 7 del Mantovano, 4 del Lodigiano, 2 del Pavese, 1 del Comasco.
Ora questi Comuni dovranno avviare il procedimento per emettere l’eventuale ordinanza di bonifica a carico della Wte.
In caso di inottemperanza, dovrebbero essere i Comuni stessi ad attivarsi per la rimozione dei rifiuti.
Nel frattempo, anche la Regione Lombardia potrebbe muoversi sul fronte normativo.
Il commento del presidente della commissione Agricoltura
Il presidente della commissione regionale Agricoltura, Ruggero Invernizzi, ha spiegato:
“Abbiamo audito il direttore generale di Arpa Fabio Carella ed il direttore di Arpa Brescia Fabio Cambielli,
è stato fatto un ottimo lavoro sul fronte dei controlli.
Valuteremo la possibilità di una nostra risoluzione o di una richiesta per rivedere la legislazione sui gessi”.