Dal 12 al 18 giugno Milano ospiterà una settimana di eventi, incontri, performance, dialoghi, letture e discussioni pubbliche dedicata all’architettura e alle trasformazioni urbane.
Milano Arch Week nasce come evoluzione del festival MI/ARCH, un’idea che il Politecnico di Milano ha sviluppato nel 2013 per festeggiare il suo centocinquantenario e che, in quattro edizioni, ha permesso di accogliere nella nostra città architetti di fama internazionale: Rem Koolhaas, Kazuyo Sejima, Grafton Architects, Peter Eisenman, Daniel Libeskind, David Chipperfield, Cesar Pelli e Renzo Piano. Dal Politecnico, cuore pulsante del festival, sono passati anche i più famosi architetti italiani: Cino Zucchi, Andrea Branzi, Alessandro Scandurra, Italo Rota oltre a una nuova generazione di emergenti. Già tra gli Anni ‘30 e ‘70 del secolo scorso, Milano è stata una delle capitali mondiali dell’architettura, essendo stata capace di valorizzare le opere di architetti straordinari come Giò Ponti, Emilio Lancia, Giovanni Muzio, Ignazio Gardella, Franco Albini, Vico Magistretti, Mario Asnago e Claudio Vender, Luigi Moretti, Aldo Rossi, Carlo Aymonino, solo per citarne alcuni, fino a diventare il Museo a cielo aperto della migliore architettura urbana del ‘900. Milano Arch Week vuole aprirsi alla città, alle sue istituzioni culturali, alle altre sedi universitarie e formative, al mondo dell’editoria e delle arti visive e plastiche, oltre ai quartieri, ai Municipi, alle loro istituzioni e associazioni di base, perché l’architettura deve essere una scenografia popolare, patrimonio di tutti.
Nella settimana dal 12 al 18 giugno sono previste visite agli studi, tour guidati agli edifici, workshop, e la sera alle 21.00 le main lecture di architetti italiani e internazionali nella suggestiva cornice del Salone d’onore della Triennale e nelle quinte del Teatro di Burri all’interno del Parco Sempio