L’annuncio dell’Atm: aperte 660 posizioni aperte ma pochi candidati all’appello.
L’azienda dei trasporti milanese sta attualmente ricercando figure come conducenti, informatici, manutentori, con particolare attenzione alle donne.
Infatti, da un’analisi interna, è risultato che solo l’8% della forza lavoro è composta da donne.
Dopo tre mesi, però “abbiamo problemi di candidature a tutti i livelli”. Ha confermato il direttore generale di Atm, Arrigo Giana.
Salari troppo bassi per Milano
I salari di Atm sono più bassi rispetto al privato, 1100 euro al mese d’entrata, e la città è troppo cara per vivere.
Da aggiungere il fatto che la patente speciale per i conducenti che costa 2 mila euro.
Il problema risiede dunque sulla differenza fra guadagno e il costo dell’abitazione che è troppo ampio: salari fermi da anni, troppi contratti deboli e nessun miglioramento del potere d’acquisto delle persone, mentre i prezzi delle abitazioni sono costantemente cresciuti.
Atm cerca di correre ai ripari con convenzioni e chiedendo aiuto al Comune.
Vivere a Milano è difficile soprattutto per i giovani
Ma il fatto è solo un segnale più ampio della impossibilità di trovare casa e quindi vivere a Milano per giovani e lavoratori a basso reddito.
A dimostrazione il bando case popolari in corso: 560 appartamenti disponibili per 15mila domande già ricevute.