In Lombardia continuano a peggiorare i dati sulla pandemia di Covid-19. La regione rischia il passaggio in zona gialla: ecco da quando potrebbe avvenire e cosa cambierebbe.
Cosa sta succedendo
I dati relativi all’andamento della pandemia di Coronavirus nella regione italiana colpita per prima dal Covid-19 continuano a peggiorare. E’ probabile che a partire da lunedì 3 gennaio 2022 la Lombardia finirà in zona gialla.
A livello di regole non cambierà molto: l’ultimo decreto Covid varato dal governo ha infatti imposto anche alle regioni in zona bianca l’obbligo di indossare mascherine anche all’aperto, che era la principale differenza tra zone bianche e gialle.

Milano Zona Gialla
La dichiarazione di Attilio Fontana
A Milano e in Lombardia potrebbe scattare la zona gialla durante la prima settimana del 2022. Lo ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana.
“Abbiamo superato alcuni parametri della zona bianca, ma siamo in una situazione di non particolare gravità”
ha detto il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo a “Zapping” Su Radio Uno Rai nel pomeriggio di martedì 28 dicembre.
La decisione definitiva viene presa domani giovedì 30 dicembre. Fontana annuncia che se non ci saranno miglioramenti nei prossimi giorni, è molto probabile che si passi in zona gialla. Inoltre aggiunge che i numeri dei contagi stanno aumentando, ma per quanto riguarda i ricoveri ordinari in ospedale e quelli in terapia intensiva, non siamo ancora in una situazione di tensione. Infatti, attualmente negli ospedali ci sono 1.891 pazienti covid, 193 in terapia intensiva e 1.698 nei reparti ordinari.

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I Novax
La maggior parte delle persone ricoverate che stanno lottando contro il covid sono novax.
La Lombardia conta 10% di non vaccinati, ma i non vaccinati ricoverati in ospedale sono il 55%. Questo spiega, giustifica e chiarisce come la vaccinazione sia fondamentale. Inoltre, sul tema vaccinazioni va sottolineato come la Regione stia somministrando un gran numero di terze dosi: oltre 3 milioni e 260mila persone (il 58% della popolazione vaccinatile) hanno già fatto la terza dose e ci sono circa 1 milione e 800mila persone prenotate per il booster.

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