Un altro paletto superato in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026.
Coima, Covivio e Prada, proprietari dell’ex scalo Romana, hanno presentato ieri alla Triennale il masterplan aggiornato del Parco Romana.
Il progetto prevede la realizzazione di edifici con terrazze verdi e impatto energetico zero, che per i Giochi del febbraio 2026 potranno ospitare fino a 1.300 persone, tra atleti e staff.
Da settembre 2026, saranno trasformati in uno studentato utilizzabile 12 mesi all’anno anche da altre categorie di persone, non solo universitari.
Nello studentato ci saranno anche serre e orti per la produzione di cibo all’interno dell’area.
L’area dell’ex scalo di Porta Romana
L’area dell’ex scalo, infatti, diventerà un nuovo quartiere della città strettamente collegato da una parte a viale Isonzo e piazza Trento, dove sorgerà anche il grattacielo di A2A, e dall’altra a via Lorenzini, dove c’è già la Fondazione Prada.
Lo scorso 31 marzo , quando è stata presentata la prima versione del masterplan, l’area è stata ribattezzata “Parco Romana’’ perché sarà caratterizzata da un’ampia area verde e da una foresta sospesa in aria di un chilometro che passerà sopra la linea ferroviaria.
Il sindaco Sala professa ottimismo su Parco Romana, Villaggio olimpico e futuro di Milano.
“Credo molto nello sviluppo della parte sud della città e questo è un esempio. Ho poche certezze nella vita sempre, ma una ce l’ho: che Milano tornerà com’era, anzi meglio, perché vedo un fermento di idee e di iniziative straordinario: credo che questi anni ci porteranno a interpretare bene i Giochi invernali del 2026 e a coronare un percorso”.
Giuseppe Sala, sindaco di Milano