A Milano si valuta il rischio disservizi anche per Atm: i sindacati annunciano possibili disagi anche per i mezzi Atm.
Alla vigilia dell’entrate in vigore dell’obbligo green pass per i lavoratori, a Milano e in Lombardia si teme per i trasporti.
I rappresentanti dei lavoratori per ovviare al problema chiedono di rendere gratuiti i tamponi per chi non è vaccinato contro il covid, ponendoli a carico delle aziende.
Le società di trasporti hanno chiesto ai propri dipendenti di comunicare se sono o meno in possesso della certificazione verde.
Al momento non si ha ancora una stima precisa dei lavoratori che ne sono sprovvisti; tuttavia, si time che la percentuale dei “no green pass” influisca sul regolare funzionamento dei mezzi pubblici.
Secondo le sigle sindacali Filt Cgil e Fit Cisl, il rischio è concreto.
Tamponi gratuiti ai dipendenti
L’alternativa ai disservizi, che ricadrebbero sui pendolari, è offrire i tamponi a costo zero ai dipendenti non vaccinati. Una soluzione per garantire il diritto al lavoro a tutti.
La richiesta dei sindacati del settore, dunque, è che questa politica venga decisa dal Governo a livello nazionale, non restando a discrezione delle singole aziende.
Nel frattempo, chi non è in possesso di green pass viene considerato assente non giustificato e, di conseguenza, privato di stipendio.
L’avviso di Atm ai dipendenti “no green pass”
Atm ha chiesto ai propri dipendenti senza green pass di comunicare in anticipo la loro condizione, così da poter organizzare il servizio in vista del 15 ottobre, quando la certificazione verde diventerà obbligatoria per accedere ai luoghi di lavoro.
La preoccupazione dell’azienda è che da domani, il servizio possa risentire di eventuali assenze di autisti e macchinisti non vaccinati, che potrebbero così mettere a rischio la circolazione dei mezzi.
Da qui la decisione, comunicata martedì ai lavoratori del gruppo, di mandare con un preavviso di 48 ore, rispetto al proprio turno di sevizio, una comunicazione sul mancato possesso della certificazione verde.