Per gli appassionati di storia e fotografia, la mostra “Nella Storia” dicata al fotoreporter Robert Capa è l’occasione giusta per unire due passioni.
Un omaggio al grande fotografo che il museo Mudec ha voluto organizzare in occasione dei 110 anni dalla sua nascita.
Continuate a leggere per saperne di più.
Le foto che hanno fatto la storia
Padre del fotogiornalismo moderno, Robert Capa ha saputo immortalare alcuni degli scatti più suggestivi e carichi di importanza storica, civile e umana.
Nato in Ungheria e naturalizzato statunitense, Endre Ernő Friedmann (come si chiamava veramente) era un fotografo ebreo specializzatosi, negli anni, nel reportage.
Infatti, i suoi scatti rendono testimonianza di cinque diversi conflitti bellici:
- la guerra civile spagnola (1936-1939)
- la seconda guerra sino-giapponese (che seguì nel 1938)
- la seconda guerra mondiale (1941-1945)
- la guerra arabo-israeliana (1948)
- la prima guerra d’Indocina (1954)
Come lui stesso definiva la fotografia:
La foto è una sezione di un fatto, che mostra la realtà vera a chi non era presente molto più di quanto possa fare l’intera scena
C’è una foto in particolare che lo ha reso famoso in tutto il mondo: lo scatto che ritrae un soldato dell’esercito repubblicano, con addosso una camicia bianca, ripreso nell’attimo prima di essere colpito.
Il reportage, scattato a Cordova nel 1936, è rimasto negli anni uno dei più impattati tra i reperti delle guerre civili che ci sono arrivati.
Dunque, si può comprendere come il taglio della mostra, organizzata da Sara Rizzo, sia volutamente storico.
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La guerra vista da Robert Capa
In occasione dei 110 anni dalla sua nascita, il museo Mudec apre le porte con una mostra personale che ripercorre i suoi reportage di guerra e di viaggio più importanti e impattanti.
Si tratta di 80 stampe originali in bianco e nero, scattate durante 20 anni di carriera durante il Novecento.
La peculiarità di quest’evento è che alcune di queste fotografie non sono mai state esposte in una mostra italiana.
Com’è organizzata la mostra?
Sette sezioni scandiscono questo percorso storico in cui vengono raccontati i reportage più significativi dell’autore, durante le cinque guerre che lui stesso ha documentato.
In questo modo, l’obiettivo della mostra è quello di rivelare al pubblico cosa significa veramente partecipare a un conflitto civile.
Vengono messi a nudo i dolori, le gioie e i desideri delle persone comuni coinvolte, direttamente e indirettamente.
La mostra continua fino al 19 marzo 2023:
Lunedì dalle ore 14:30 alle 19:30.
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle ore 9:30 alle 19:30.
Giovedì e sabato dalle ore 9:30 alle 22:30.
Per maggiori info e prenotazioni cliccate qui.
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