La Sardegna da lunedì 3 è in zona arancione ma resterà «blindata» sino al 14 maggio
Il presidente della Regione, Christian Solinas, infatti ha prorogato due ordinanze: la prima protrae di due settimane i controlli con test rapidi agli arrivi negli scali sardi, la seconda conferma sempre per 14 giorni il divieto di ingresso ai proprietari di seconde case non residenti nell’Isola, se non per esigenze lavorative, motivi di salute e presentando la certificazione di vaccinazione avvenuta o di negatività al tampone.
La Sardegna richiede passaggio anticipato a zona gialla
“Chiederemo con forza la revisione di quei parametri che ci hanno portato prima in zona arancione e poi in zona rossa dove siamo rimasti per più tempo del necessario, considerato che da tre settimane i nostri numeri sono da zona gialla”. Lo ha annunciato a margine della seduta della commissione sesta l’assessore della Sanità della Sardegna, Mario Nieddu, in vista della conferenza Stato-Regioni di questo pomeriggio.
L’esponente della Giunta Solinas chiede che l’Isola venga ammessa in zona gialla da lunedì prossimo, 10 maggio, quindi una settimana prima rispetto a quanto previsto nell’ordinanza del ministro della Salute Speranza.
Ad ogni modo, l’assessore è consapevole del fatto che per il passaggio anticipato in giallo è imprescindibile l’immediata modifica dei criteri di definizione dei colori: “Lo è – spiega Nieddu – nel momento in cui le ordinanze hanno validità per 15 giorni”.
Il Ministro Speranza: ” L’Isola da ieri è in zona arancione “per un periodo di 14 giorni, ferma restando la possibilità di una nuova classificazione”, si legge nell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza.
Obiettivo far ripartire il turismo
E la cosa più importante, spiegata Alberto Bertolotti di Confcommercio Sud Sardegna, “è la ripartenza dei flussi turistici”, perché “l’importazione dei consumatori è la cosa che più di altre muove l’economia della Sardegna”.
“Questa emergenza sanitaria come al solito ricade sempre sulle nostre spalle”, commenta Emanuele Frongia che della Confcommercio Sud guida la Federazione italiana pubblici esercizi, rimarcando che appunto bar e ristoranti in zona arancione continuano a fare quel che facevano in zona rossa, asporto (per i bar fino alle 18 e per i ristoranti fino alle 22) e consegne a domicilio senza vincoli di orario.